Lukaku e la chiamata del Chelsea. Ecco perché l’attaccante ha detto no al club di Abramovich

La chiamata è arrivata. E’ arrivata col prefisso di Londra. Romelu Lukaku ha ascoltato cosa avevano da proporgli dal Chelsea e poi, senza pensarci troppo, ha detto no. A raccontare dei contatti avvenuti in questi giorni tra il Chelsea e l’attaccante belga è la Gazzetta dello Sport.

Nei piani alti del club londinese stanno seguendo i nomi segnati su un taccuino. Il primo era quello di Erling Haaland. Ma l’assalto al Borussia Dortmund non è andato benissimo. Anzi. Così, cancellato il primo nome, i dirigenti del Chelsea hanno provato a chiamare il secondo. E il secondo era proprio quello di Romelu Lukaku.

Lukaku e la chiamata del Chelsea: l’offerta da 10 milioni a stagione

E l’offerta è risuonata bene, molto bene nelle orecchie dell’attaccante: 10 milioni l’anno. Non male. Ma Lukaku, ascoltata, valutata e soppesata l’offerta ha poi gentilmente rifiutato, ha chiuso la chiamata e ha poi confermato ai suoi dirigenti, quelli nerazzurri, che per ora da Milano non ha proprio intenzione di andare via.

Lukaku e la chiamata del Chelsea. L’attaccante non vuole tornare in Premier

Romelu, dice la Gazzetta, d’altronde in Inghilterra non vuole proprio tornarci: “Non lo affascina l’idea di tornare dove è già stato, neppure se dovesse farlo da vincitore, come in fondo sarebbe in questo caso. Non c’è, insomma, una spinta motivazionale forte che lo allontani dall’Inter e da Appiano, pur in presenza di un’offerta economica importante, ben oltre i 7,5 milioni di euro più bonus che guadagna attualmente”. Sarà vero? Non resta che aspettare la fine dell’estate e, soprattutto, la fine del calciomercato.

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