Luis Enrique: “Per fortuna ha sbagliato Moreno, la critica avrebbe distrutto Morata”

Il CT guarda con fiducia al futuro.

La Spagna di Luis Enrique, contestatissimo in patria non più di una decina di giorni fa, dopo il pari con la Polonia. La “Roja” ha innestato le marce alte. E adesso il CT sogna in grande. L’ex allenatore di Roma e Barcellona si è complimentato… con sé stesso per il risultato raggiunto, postando su twitter la propria soddisfazione.

SOGNI – Letteralmente: Una semifinale. E la foto con lo striscione “con gli occhi chiusi e i sogni aperti”. Luis Enrique è sempre stato convinto che la sua Spagna fosse in grado di giocarsi il titolo insieme a cinque o sei nazionali. E adesso è a un passo dalla finale di Wembley. Una sfida con la “sua” Italia. Le sue parole sono riprese da AS: “La squadra ha sputo affrontare tutte le avversità che hanno caratterizzato questo cammino. In questo ultimo mese ci è successo davvero di tutto, ma i ragazzi sono andati oltre ogni limite. Credo che se si debba identificare una nazionale capace di superare ogni tipo di ostacolo è la Spagna. Ho detto fin dal primo giorno che la Spagna era tra le otto migliori e noi siamo già tra le quattro. Ora dobbiamo vedere fino a che punto arriviamo”.

SOFFERENZA – La Spagna è arrivata in semifinale giocando più di tutti. Un’ora di calcio in più. Sempre ai supplementari. Una bella sofferenza. “Sapevamo di doverci sudare la qualificazione. Siamo stati fortunati, contro la Svizzera, a trovare il gol nei primi minuti di gioco, ma i nostri avversari sono sempre rimasti in partita. L’espulsione ha cambiato totalmente la sfida, abbiamo cercato in tutti i modi di evitare i calci di rigore, ma non ci siamo riusciti”.

RIGORI – Dal dischetto, non è andata male. Anche perché ha ritrovato Simon: “Sono molto felice per lui e per il gruppo. Siamo arrivati dove meritiamo. Riguardando tutte le partite che abbiamo giocato, la squadra ha espresso sempre un ottimo calcio per tutto il torneo. Per fortuna siamo passati. Ed è anche meglio che abbia sbagliato Moreno piuttosto che Morata. Lo avrebbero impallinato. Ho vissuto comunque la serie di rigori con molta serenità. Anche perché non potevo tornare indietro nel tempo”.

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