Luis Alberto show: “Cataldi casinista, litigo con Radu e il reggaeton di Correa…”

Il centrocampista della Lazio, Luis Alberto, ha rilasciato alcune dichiarazioni in una diretta Twitch con gli Autogol questo pomeriggio. A seguire le sue principali parole:

“Sto benissimo. Ieri ho un po’ riposato, sto bene e non sono mai stanco. Oggi ci siamo allenati in mattinata e domani sarà il giorno libero. Dopo una partita non mi addormento prima delle 4 o delle 5 la mattina. Per chi gioca fa recupero nell’allenamento del giorno dopo, per chi non gioca deve fare allenamento completo. Io provo a dormire un po’ il pomeriggio. Ci sono molti calciatori che non scrivono niente sui social quando perdono. Con Lazzari, Escalante, Immobile giochiamo ad alcuni giochi online. Anche Musacchio è forte. A chi mi ispiro? A Riquelme, mi ha sempre divertito tanto quando era al Villarreal. Tra gli italiani mi piacevano Del Piero e Pirlo. Quest’ultimo faceva delle cose sul campo che non ho visto altrove. Alla Juve manca ancora qualcosa, ha iniziato a fare bene da 5-6 settimane. Tutti la davano morta, ma una squadra che vince così tanto non si può dare per morta. Secondo me è ancora la favorita per lo scudetto. Una squadra che mi ha impressionato di più quest’anno? Non c’è una in particolare, non c’è. L’Inter è la stessa dell’anno scorso, l’Atalanta anche è forte e menomale l’abbiamo battuta. La Juve l’abbiamo incontrata che non era ancora al massimo”.

Luis Alberto in azione contro il Cagliari
Luis Alberto in azione contro il Cagliari

COMPAGNI E CURIOSITA’ – “Il calciatore più forte con cui ho giocato? Facile, Messi. Conosco il fantacalcio, qui in Italia sono malati. Spesso preferiscono vincere al fantacalcio che vedere la propria squadra vincere. Ma anche in Spagna esiste e ci ho giocato. I tifosi secondo me al 70% preferiscono vincere al fantacalcio. Pure se sono laziali se mi hanno contro vogliono che non segni. Ogni tanto vedo i commenti sui social, se mi scrivono per il fantacalcio li elimino subito. Non so se i miei compagni ci giocano, Reina fa quello spagnolo. Barella tra i centrocampisti più forti. Il più casinista è Cataldi, sta sempre arrabbiato e parla sempre. Il più calmo? Non c’è, parlano tutti tanto e litighiamo tanto. Quello con cui litigo di più è Radu. Quelli che ascoltano la musica peggiore? E’ facile: Patric e Correa. Ascoltano reggeaton, roba che non si capisce un caz**. Io ascolto una musica del mio paese, tipo il flamengo o il carnevale. Inzaghi ha voce fino al 50′, poi la finisce e deve chiamare altri che danno istruzioni. Si gioca molto a padel, è una bello sport che finalmente sta arrivando anche in Italia. Io sono il più forte ma ci gioco ogni tanto anche con Correa (è bravino), Parolo, Acerbi ma è scarso”.

TOP 11 – “Più gratificante un assist o un gol? E’ uguale, a me piace giocare a calcio e divertirmi. A volte preferisco fare assist, a volte ho voglia di fare gol ma mi piacciono entrambe. Il mio piatto preferito? La carbonara in Italia. In Spagna patate fritte con l’uovo di campagna. Vi dico la mia top 11 dei calciatori del momento: 4-4-2. Ter Stegen; Alexander-Arnold, Van Dijk, Sergio Ramos, Alphonse Davis; Kimmich, De Bruyne, Cristiano Ronaldo, Messi, Benzema. Top 11 serie A senza Lazio: Handanovic, Calabria, De Vrij, Toloi, Theo Hernandez, Barella, Zielinski, Ilicic, CR7, Lukaku e Insigne. In quale altra squadra ha giocato Correa? Sampdoria. In che anno è nato Muriqi? Non lo so, dico 1994! Contro chi segnò Inzaghi quattro gol in una partita di Champions? Non lo so, dico Dynamo Kiev. Peccato, era il Marsiglia. Immobile ha giocato in Italia al Genoa, Torino e Juventus da piccolo. Nel Bologna mai”. 

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