Luis Alberto, festa in “rossonero” contro il momento no Lazio, ma mancano Sarri e Acerbi

Da tempo lo spagnolo e la moglie avevano organizzato un ricevimento per inaugurare la nuova casa, con un dress code già stabilito: i colori dei ballerini del flamenco (e del Milan)

Il rosso e il nero per dimenticare l’incubo rossonero. A volte per esorcizzare certe brutte vicende è meglio rievocarle in maniera scherzosa. Così ieri sera la Lazio ha archiviato la brutta botta della sconfitta di domenica col Milan vestendosi di rosso e nero. Sì, proprio così, complice la festa a tema organizzata da Luis Alberto nella sua villa all’Olgiata. Chiaramente è stato solo un caso, una coincidenza, uno scherzo del destino.

flamenco (rossonero)

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Il calciatore spagnolo e la moglie Patricia avevano da tempo organizzato una festa speciale per inaugurare la loro nuova casa, comprata tra l’altro dall’ex giocatore della Lazio (e dell’Inter) Dejan Stankovic. Era stata scelta questa data da tempo e deciso che sarebbe stata una festa a tema spagnolo. Anzi, segnatamente andaluso (Luis e signora sono entrambi andalusi). Con un dress code adeguato all’evento: gli invitati si sarebbero dovuti presentare con abiti che avessero come colori il rosso e il nero, quelli dei ballerini del flamenco, ballo che sarebbe stato il filo conduttore della serata.

Clima sereno

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Alla fine, con o senza colori rossoneri attorno, è stato il modo migliore per mettere da parte la rabbia per quella sconfitta col Milan. E per ricompattare uno spogliatoio che – come è inevitabile che sia – non ha vissuto bene le vicissitudini degli ultimi tempi. Non è la prima volta che quest’anno la Lazio prova a ripartire con eventi del genere, che cementino l’unità d’intenti del gruppo. Era accaduto a febbraio con il pranzo offerto da Sarri in un ristorante ai Parioli, poi di nuovo un mese fa con la grigliata preparata dalla squadra a Formello. Quegli appuntamenti avevano proprio l’obiettivo preciso di fare gruppo, questo era invece legato alla volontà di Luis Alberto di condividere con i compagni un momento importante (il trasloco in una nuova casa), ma alla fine è servito come e più degli altri per riportare il sereno all’interno dello spogliatoio. Grazie anche al cima festoso che si è subito creato (gli invitati hanno cenato a bordo piscina a base di carne).

Sarri e Acerbi assenti

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C’erano tutti i giocatori, i componenti dello staff tecnico, i magazzinieri e i preparatori. Tutti, tranne due: Maurizio Sarri e Francesco Acerbi. Non proprio due assenze a caso. Ma proprio quelli usciti peggio dal k.o. col Milan. Acerbi, per l’errore sul gol finale e poi la bufera social per il suo sorriso dopo la rete di Tonali. E Sarri che, con questo altro k.o., vede allontanarsi quel traguardo europeo che è fondamentale per rilanciare il suo progetto nella prossima stagione. Entrambi avevano però degli “alibi di ferro”: impegni familiari. Il difensore soprattutto, che è diventato padre solo da pochi mesi. Per quanto riguarda Sarri, invece, avrà anche pesato la sua scarsa propensione a partecipare ad eventi del genere. Ma la presenza, al gran completo, dei suoi collaboratori, allontana qualsiasi ombra di frizioni tra lui e la squadra. Passata la festa, adesso la parola torna al campo. È anche e soprattutto lì che la Lazio deve ricominciare a divertirsi.

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