Luis Alberto e Milinkovic al servizio di sua maestà Immobile

Tocchi più che tacchi, ricami smarcanti, traiettorie lampo, parabole, campanili, spizzate, corner azzeccati, cartucce per Ciro, palle-gol sui suoi piedi. Dalla ditta Luis Alberto-Milinkovic, premiata forneria di assist, ci si aspetta tutto questo. La centralità ritrovata sulla lavagna e nei video di Sarri deve concretizzarsi in campo. Nel 2023, da Lazio-Empoli (2-2), hanno sempre giocato insieme in campionato. Ma Immobile, poverino, non ha ricevuto lo straccio di un regalo. Ne aspetta per sbloccarsi anche in campionato. Sicuramente hanno pesato la fragilità post infortunio di Ciro e un po’ di iella, resta un dato di fatto la carestia balistica del Sergente e del Mago. Non si registra un assist di Milinkovic per Ciro da Fiorentina-Lazio (0-4) del 10 ottobre eppure in tutto gliene ha serviti 5 in campionato (su 7 gol): Bologna, Sampdoria, Verona, Cremonese e Fiorentina. Incredibile ma vero, non si sono mai annotati assist di Luis Alberto per Ciro. Li aspetta come il pane. I tabellini e gli archivi sono pieni di inviti al gol firmati dal Sergente e dal Mago per il capitano, quadri d’autore. I loro piedi magici sono sempre stati “cari” a Immobile. Servono i migliori Luis Alberto e Milinkovic, capaci dell’attimo, mezzali fluttuanti come le vuole Sarri.

Salernitana-Lazio, la probabile formazione di Sarri

Guarda la gallery

Salernitana-Lazio, la probabile formazione di Sarri

La scelta

Mau conta di farli rigiocare a Salerno, non sarebbe sorprendente rivedere Vecino in campo stando alla prestazione firmata dall’uruguaiano in Europa. Ma ha giocato 90’ mentre Luis è rimasto in panchina. E vanno considerati due fattori: Zaccagni è squalificato, Pedro è a rischio (fastidio ad un adduttore). Sarri ha bisogno di più fantasia e potenza possibili. A Luis e Milinkovic chiede colpi Champions, nel nuovo anno ha contato solo due gol del Mago e del Sergente, entrambi contro il Milan. Troppo poco. Serve che le stelle ricomincino a decidere le partite, a trascinare, a garantire un contributo di gol e palle-gol pesante. Sarri s’è deciso a riassociare Luis e Sergej, s’aspetta che guidino la rincorsa Champions. La fantasia del Mago, la cilindrata del Sergente, in pochi in Europa possono vantare una coppia così assortita se al massimo della forma.

La gestione

Sarri s’è convinto a farli rigiocare quando ha rivisto un Luis spumeggiante in allenamento e in partita, disposto a correre e rincorrere, a sacrificarsi. E ha apprezzato gli sforzi di Sergej nel verticalizzare di più, l’attenzione garantita per evitare di perdere troppi palloni, nervo scoperto di Sarri. Ora sta al Mago e al Sergente ricambiare la fiducia e dare le risposte giuste. Sono stati uomini Champions in passato insieme a Ciro, sono da sempre i suoi servitor cortesi. Averli sotto la media è un conto, averli sopra la media un altro. Devono tornare a essere anima e motore della Lazio.

Il futuro

Di loro e di cosa sarà in futuro si riparlerà in estate. Luis Alberto ha ricambiato idea, a novembre voleva andare via, nell’ultima uscita pubblica ha garantito massima fedeltà: «Non voglio chiudere male con la Lazio. Quando andrò via parlerò con il presidente, con il direttore e con il mister. Devo quasi tutto alla Lazio. Il club e i tifosi mi vogliono bene. Sarebbe stupido rompere con loro. Fino all’ultimo giorno darò tutto per la Lazio cercando di portare la squadra in Champions». Sergej non lo dice, ma dentro di sé è convinto di partire a giugno, ad un anno dalla scadenza. Il suo manager Kezman a gennaio ha ribadito a Lotito la volontà di provare una nuova avventura. Ma non è tempo di parole e di mercato, è tempo di fatti e di Champions.

Immobile fa crioterapia, Zaccagni lo sfotte: "Pinguino"

Guarda il video

Immobile fa crioterapia, Zaccagni lo sfotte: “Pinguino”

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.

Precedente Moviola Inter e Milan: bravo il Var sul rigore di Dumfries Successivo Atsu, gli ultimi minuti da giocatore sono stati eroici: cosa ha fatto poco prima di morire per il terremoto