L’Udinese non sfigura col Leverkusen: k.o. di misura e buone indicazioni per Sottil

Nell’amichevole di lusso segna Pereyra su rigore per i friulani. L’allenatore: “L’approccio mi è piaciuto, non abbiamo mollato fino alla fine”

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

21 luglio – Zell Am See (Austria)

Non sfigura affatto l’Udinese davanti alla terza squadra di Germania, il Bayer Leverkusen che giocherà la prossima Champions League. La squadra di Andrea Sottil, che in mattinata ha salutato Nahuel Molina che va al’Atletico Madrid, ha dovuto raddrizzare una difesa che va ancora del tutto registrata. Ma tornerà Nehuen Perez, inserito nel’affare Molina dall’Atletico. La gara, molto dura, con alcuni ammoniti bianconeri, e qualche rigore (uno solo dato) lamentato da Sottil e dal direttore Marino è finita 2-1 per i tedeschi che nella prima parte della ripresa hanno spinto forte e dopo 10 minuti hanno trovato il vantaggio di testa con Tapsoba su angolo battuto benissimo da Demirbay che poi al 31’ ha lanciato alla perfezione Paulinho che ha battuto Padelli (Bravo comunque) con un bel pallonetto. L’Udinese non si è arresa e a 8’ dalla fine ha trovato la rete con Pereyra su rigore, procurato per atterramento di Ebosele. Che ha mostrato una buona gamba a destra.

Partita

—  

Sottil ha cominciato con Becao, Nuytinck e Masina dietro e Jajalo in regia. Davanti Nestorovski e Success che nella prima parte non hanno mai trovato sbocchi. Walace si è arreso prima del via per un affaticamento muscolare, Becao dopo 36’ perché andando a saltare di testa ha subito un fallo che lo ha costretto ad correre verso Udine col naso spaccato. Ma, nonostante, tutto, la squadra friulana nel primo tempo ha retto. Grazie anche al ritrovato Silvestri, tornato tra i pali, che ha compiuto una serie di interventi di altissimo livello. Opponendosi alla furia di Schick, sì proprio l’ex Roma e Samp, e imbeccato dal talento di Diaby che, quando è sfuggito alla leggerezza di Masina (alla prima uscita dopo tre giorni), ha fatto sconquassi. Il 3-5-2 di Sottil opposto al 4-2-3-1 di Gerry Seoane (parla un italiano perfetto) che ha avuto il merito di far rendere al massimo calciatori che a Leverkusen sono rinati. Nella ripresa Diaby ha messo ancora il turbo prima di uscire dopo 18’ ma i rossi di Leverkusen hanno trovato l’ottimo Paulinho capace di finalizzare. “L’approccio mi è piaciuto, non abbiamo mollato fino alla fine e c’era pure un rigore su Soppy”, ha chiuso Sottil. Che ha fatto giocare tutta la partita a Soppy, Pereyra e Nestorovski.

Precedente Tour de France, Vingegaard ipoteca la maglia gialla: il danese è magnifico sui Pirenei Successivo Il Sassuolo vince il test contro il Sudtirol coi gol di Henrique e Alvarez