L’Udinese batte 2-0 il Lecce in amichevole: gol di Beto e Nehuen Perez

Buone indicazioni per i friulani, che vincono contro i salentini sotto gli occhi del conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

23 dicembre – UDINE

Un gol per tempo e l’Udinese sotto gli occhi del conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus (ormai è la sua seconda squadra dopo l’Inter) e del figlio Josè, portiere tredicenne nelle giovanili dell’Inter, supera il Lecce nel primo test di serie A per entrambe, primo vero esame per i salentini che avevano soltanto giocato in famiglia (Primavera e Parabita). I bianconeri friulani avevano già affrontato, perdendo, West Ham e Athletic Bilbao. Una rete alla sua maniera di Beto grazie all’ottima intesa con Success col quale dimostra di trovarsi a meraviglia e un’altra, nella ripresa, dopo sei minuti di Nehuen Perez che ha staccato bene di testa su calcio d’angolo.

STRATEGIA

—  

Entrambe fedeli ai propri moduli, Udinese e Lecce non si sono risparmiate (Minelli ha dovuto ammonirne tre) e qualche entrata durissima non è mancata (vedi Pongracic, che poi si è anche infortunato) su Ehizibue. La partenza è stata tutta del Lecce. Baroni ha lasciato precauzionalmente fuori Banda e Rodriguez e ha fatto riposare Falcone e Colombo arrivati direttamente da Coverciano. In porta ha giocato Bleve. Sottil, tecnico di casa, ha perso Pereyra, influenzato e ha concesso la gioia della terza paternità ad Arslan (ieri notte è nato Liuc). Ma ha riproposto Becao che ha giocato un tempo dimostrando di essere vicino al recupero. Ciò significa che con l’Empoli ci sarà. Una buona notizia. Strefezza a destra ha cominciato alla grande imperversando e impegnando Silvestri, come anche Gonzalez, ma dopo venti minuti l’Udinese ha cominciato a colpire negli spazi: prima Beto ha reclamato un rigore per l’uscita sui piedi di Bleve, poi lo ha punito al 23’ su imbeccata di Success. Pongracic si è fatto sorprendere e superare e l’Udinese ha firmato il vantaggio. Poi lo stesso Pongracic è uscito dopo 34’ e Baroni ha dovuto far accelerare Baschirotto col riscaldamento. Nel secondo tempo Perez ha colpito quasi subito. Di testa. Il Lecce, che non ha sfigurato, ha continuato a imbastire ottime azioni con pochi passaggi arrivando sempre a un passo, ma solo il giovane Voelkerling, entrato per Ceesay, ha costretto a una respinta più difficile Silvestri. Poi tantissimi cambi con l’inserimento di Simone Pafundi che qualche numero lo ha mostrato.

Precedente Gli auguri di Cardinale al Milan: "Torniamo ai vertici del calcio europeo" Successivo L'ex Juve Matuidi ai saluti: "Caro calcio, io ti ho amato tanto"