L’Ucraina piega la Macedonia: Sheva resta in corsa per gli ottavi

A segno Yarmolenko e Yaremchuk nel primo tempo, nella ripresa Alioski accorcia ribattendo in rete il rigore da lui stesso sbagliato. Nel finale l’atalantino Malinovskyi fallisce un penalty

L’Ucraina si rimette in marcia verso la prima qualificazione alla seconda fase degli Europei, ma il secondo tempo della partita contro la Macedonia del Nord dovrà far riflettere Andriy Shevchenko. La prestazione è stata buona per 45’, ma poi negativa e un’Ucraina così svagata probabilmente non sarà sufficiente nella terza sfida contro l’Austria. Qualche buona risposta per Shevchenko è arrivata dalla determinazione con la quale la sua squadra ha approcciato la gara, favorita anche dall’atteggiamento troppo remissivo degli avversari. Ma quando i macedoni hanno mostrato maggiore coraggio, l’Ucraina ha sofferto troppo e non è riuscita a chiudere la gara fallendo anche un rigore. La Macedonia, alla luce della vittoria serale dell’Olanda sull’Austria, è la prima squadra eliminata ai gironi di questo Europeo.

PRIMO TEMPO

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Shevchenko ripropone il 4-1-4-1 ma alza molto i due esterni, in particolare Yarmolenko a destra. Così l’Ucraina, che attacca in massa, trasforma a volte il modulo base in un 4-3-3. La Macedonia del Nord, invece, si affida al classico 3-5-2 con Bardi che si occupa della trasmissione tra il centrocampo e l’attacco. Un attacco atipico perché manca una prima punta classica: Pandev è il giocatore più avanzato e viene assistito da Elmas, che attaccante non è. L’Ucraina prende subito in mano la partita e all’8’ Dimitrievski è bravo a deviare un tiro dal limite di Malinovskyi. All’11’ Yaremchuk vola verso la porta, ma invece di tirare sceglie il passaggio al centro consentendo il disperato recupero di Ristovski. La Macedonia del Nord rompe l’assedio con un tiro di Bardi respinto e una conclusione ravvicinata di Elmas sul fondo. Ma poi l’Ucraina sfonda: Malinovskyi mette Yarmolenko davanti a Dimitrievski che devia in angolo. Sul corner, battuto dal giocatore dell’Atalanta, Karavaev di tacco favorisce il decisivo intervento sotto misura di Yarmolenko che sblocca la gara. Cinque minuti dopo arriva il raddoppio: Yarmolenko innesca Yaremchuk, che parte in posizione regolare e batte Dimitrievski. Al 39’ Pandev salta Zabarnyi e segna con uno splendido cucchiaio, ma il gol viene annullato per fuorigioco dell’attaccante del Genoa. Al 40’ un tiro di Karavaev, deviato, viene parato da Dimitrievski.

SECONDO TEMPO

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Angelovski cambia due uomini nell’intervallo, arretra Elmas e inserisce Trajkovski accanto a Pandev. Al 2’ Ademi, servito da Goran, ha una buona occasione per riaprire la gara, ma Bushcan se la cava in angolo. Molto bravo anche Dimitrievski al 6’ sulla solita punizione velenosa di Malinovskyi. Al 10’ Bushcan devia sulla traversa una bella conclusione di Trajkovski e poi Karavaev stende Pandev: rigore che Aliovski segna riprendendo la respinta di Bushcan sul suo tiro dal dischetto. L’Ucraina si spaventa e, a parte un tiro di destro di Malinovskyi, sparisce dal campo mentre la Macedonia del Nord aumenta la pressione. Un tiro da fuori di Trajkovski mette in difficoltà Bushcan, che se la cava a fatica. Shevchenko sostituisce i suoi due goleador per affidarsi alla freschezza di Besedin e Tsygankov. E proprio Tsygankov fallisce una semplice palla-gol su assistenza di Malinovskyi. Al 39’ il giocatore dell’Atalanta ha l’occasione per chiudere la gara: rigore, assegnato dopo il primo ricorso al monitor in tutto l’Europeo, per fallo di mani di Avramovski su punizione dello stesso Malinovskyi. Ma Dimitrievski completa la sua splendida partita deviando il tiro dal dischetto. La Macedonia prova fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero a pareggiare la partita, ma le speranze si esauriscono sull’ultimo tiro di Trajkovski: un bel diagonale che finisce largo per la gioia di Shevchenko.

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