Lucarelli, l’acqua, il fuoco e Mignani

Non c’è che l’imbarazzo della scelta per individuare qual è lo spot più bello di questa B sempre più spettacolare e avvincente. Raffiche di gol ed emozioni a non finire per questa 9ª giornata che già nell’anticipo s’è segnalata per il blitz di Fabio Grosso in Laguna con il suo spericolato Frosinone di giovani e navigati. Tra capitan Lucioni, Mulattieri e Borrelli, un mix perfetto e micidiale. Non solo per sbancare Venezia e catapultare almeno per una notte in vetta i ciociari del presidente Stirpe, sempre più convinto della strada intrapresa dall’avvento di Angelozzi all’area tecnica: costi sotto controllo e talenti da far fruttare nell’unico format possibile, quello della sostenibilità. Per vincere, poi, bisogna soffrire e lottare. Se ne accorgono un po’ tutti. Giacca scura, teen short di tendenza e scarpe da ginnastica al Tombolato per la prima in panchina di Daniele De Rossi che porta a casa un punto prezioso e capisce subito che ci sarà da combattere per riproporsi ancora da Capitan futuro. Necessiterà di tutto il sostegno possibile (e di qualche consiglio) dell’ex ct Lippi, invece, Cannavaro che si fa ribaltare al “Vigorito” da una Ternana emancipatasi dall’acqua e dal fuoco di Bandecchi. Le Fere fanno sussultare anche il passionale patron. Lucarelli non è un infedele, anzi crede nelle sue idee tattiche e trova la squadra da A che da tempo ha provato a costruire. Strega rimandata, ma le assenze sommate ai problemi già noti sono più di un alibi per Cannavaro che pure avrà di che rammaricarsi per quel doppio vantaggio sciupato. Va peggio al Bari che inciampa in un Dionisi micidiale e si fa impallinare davanti ai 31 mila tifosi dell’Astronave. Capita, troppi elogi a volte fanno male. E imparare dalle sconfitte può anche essere salutare. Salgono forte il Parma di Pecchia – che piega una Reggina al 2º ko di fila fuori casa ma battagliera – e il Cagliari di Liverani che per avere la meglio del Brescia lotta proprio come vuole il suo allenatore, poi si distrae e rischia. Spettacolare il pari di Palermo. A Corini non bastano il guizzo di Di Mariano e la doppietta di Elia per piegare il Pisa rivitalizzato da D’Angelo che non si abbatte neppure sotto di due gol ed è salvato infine dal palo. Ma la fortuna esiste solo se sai meritartela. O no? 

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