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Lotito ricorda Galeazzi: “Spesso mi chiamava. Sapeva emozionare”

ROMA – “È sempre stato presente in modo discreto e con grande competenza, ricevevo spesso telefonate di incitamento per portare avanti la mia linea. Lo ricordo con grande affetto. Aveva uno stile, come si dice nel gergo aulico icastico, ovvero diretto, che rendeva vive le sensazioni e le emozioni, riusciva a tradurle e a tirarle fuori da ognuno di noi”. Così Claudio Lotito, arrivando alla camera ardente di Giampiero Galeazzi in Campidoglio, ha ricordato il compianto Giampiero Galeazzi. “Una persona a cui va tutto il nostro riconoscimento per un tipo di giornalismo autentico e vero che rappresentava con correttezza le emozioni del momento e le ritraeva in una condizione tale da costituire anche un messaggio per le giovani generazioni”, ha concluso. Domani si svolgeranno i funerali. 

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Galeazzi, la camera ardente: tra lacrime e la maglia della Lazio