L’onda azzurra a Wembley: obiettivo 15 mila tifosi italiani

Sono 7.500 i biglietti destinati agli azzurri, ma si spera di raddoppiare le presenze con la vendita libera

Dal nostro inviato Stefano Cantalupi

8 luglio – Firenze

Un italiano ogni quattro inglesi. Uno ogni tre, forse, se i nostri connazionali già presenti nel Regno Unito saranno abili ad accaparrarsi tanti biglietti dalla vendita libera, non riservata dunque all’Italia con corsia preferenziale. Wembley sarà così, domenica sera: una marea bianca con una grande fascia azzurra (il settore riservato ai “nostri”), più altre punteggiature tricolori in giro per le tribune. Tecnicamente sarà Italia-Inghilterra, ma nella realtà saranno gli inglesi i padroni di casa, visto che la finale degli Europei si gioca nel loro tempio.

Capienza e limiti

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A quale cifra verrà fissata la capienza di Wembley per il match che chiude il torneo? Domanda da un milione di dollari, perché l’asticella s’è alzata progressivamente nel corso di questi Europei, favorita anche dall’orientamento che il governo britannico ha adottato su restrizioni e presenza di pubblico agli eventi (dal 19 luglio si riapre tutto e cadono le restrizioni). La soglia per semifinali e finali è stata portata al 75% della capacità dell’impianto, quindi a poco meno di 66mila fan, visto che nel computo vanno sempre considerati anche staff e addetti ai lavori. Per avere un’idea più precisa, basta guardare il dato di Inghilterra-Danimarca: 64.950 spettatori ufficialmente dichiarati.

Potrebbe essere così anche domenica – improbabili ulteriori modifiche a salire – con 7.500 italiani “sicuri”: i 6-500 biglietti venduti dalla Figc ai residenti in UK e Irlanda per Italia-Spagna dovrebbero essere confermati, a cui si aggiungono i 1.000 last minute che partiranno dall’Italia, dopo l’apertura delle autorità inglesi: ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Riusciremo a raddoppiare quelle 7.500 presenze azzurre con la vendita libera, per chi è in possesso dei requisiti necessari a entrare allo stadio? La proporzione tra italiani e inglesi in finale si gioca tutta qui.

Viaggi

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Il sostegno del maggior numero dei fan presenti a Wembley sarà il primo vantaggio per la nazionale inglese rispetto a quella italiana. Il giorno in più di riposo per gli azzurri riequilibra un po’ le cose, ma occhio, perché l’Inghilterra ha un altro aspetto a proprio favore: nel corso del torneo, Southgate e i suoi giocatori si sono spostati per poco più di 3.000 km, ovvero soltanto per il blitz all’Olimpico di Roma nei quarti contro l’Ucraina.

L’Italia, con tre andate e due ritorni da Londra più la trasferta in Baviera, si presenterà al calcio d’inizio della finale con circa 9.000 km percorsi. Al di là della distanza, lasciare Coverciano quattro volte per disputare le gare a eliminazione diretta, facendovi rientro nella notte, disturba non poco il corretto recupero delle energie. Non è un alibi, sia chiaro, solo un dato di fatto: ogni allenatore o preparatore atletico potrà confermarlo. “Football’s coming home”, cantano gli inglesi, ma loro, il calcio, possono permettersi di aspettarlo comodamente a casa.

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