Loftus-Cheek: “Non vedo l’ora di giocare il derby. L’Inter è forte, ma lo siamo anche noi”

L’inglese ha parlato in esclusiva a Dazn Heroes in vista della gara contro i cugini di sabato: “Giroud e Lautaro sono due giocatori molto diversi. Io adoro giocare con Olivier perché è bravissimo a tenere la palla e a segnare di testa”

Loftus-Cheek, uno dei migliori in questo inizio di campionato del Milan, sarà protagonista del derby di sabato. Il centrocampista inglese ha parlato in esclusiva su Dazn nel corso della nuova puntata di Dazn Heroes, disponibile sulla piattaforma da stamani. E nel format che racconta i protagonisti e le storie più appassionanti dello sport, l’ex Chelsea ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera oltre all’inizio dell’avventura in rossonero.

Derby e Giroud-Lautaro

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“Non vedo l’ora di giocare il derby. Loro sono molto forti – ha sottolineato -, ma anche noi lo siamo: c’è sempre una chiave per battere l’avversario e noi siamo fiduciosi di avere i giocatori e la mentalità giusta per vincere quella partita. Giroud-Lautaro? Sono due giocatori molto diversi. Personalmente adoro giocare con Olivier perché è bravissimo a tenere palla: mi piace lanciarmi alle sue spalle perché so che, se gioco di sponda su di lui, poi me la ripasserà nel punto perfetto… E’ davvero un ottimo riferimento. E poi è bravissimo segnare di testa. Lautaro non l’ho visto molto arrivando dalla Premier, ma sembra ‘letale’ come finalizzatore e ha proprio una mentalità vincente. Sono sicuro che lo vedrò un po’ di più nel derby”.

Pioli e l’opportunità Milan

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“Pioli vuole che io sia dominante fisicamente a centrocampo. Penso che una delle mie caratteristiche sia la capacità di superare molti giocatori con forza, velocità e potenza. È qualcosa su cui faccio molto affidamento, è questo il mio contributo come giocatore: più riesco a mostrarlo in campo, più riesco a essere dominante per aiutare la squadra. Con gli allenatori italiani mi trovo bene: al Chelsea ho sempre avuto la sensazione che Sarri e Conte volessero aiutarmi a migliorare il più possibile. Ho scoperto che i vostri tecnici sono così, indipendentemente dall’età o da dove vieni: vogliono sempre aiutarti”. Finale sulla trattativa che lo ha portato in rossonero: “Dopo che ci ho giocato contro in Champions League, il Milan ha dimostrato di essere interessato a me. Non ci stavo pensando troppo perché la stagione al Chelsea era ancora lunga, ma verso la fine le cose sono cambiate. Il Milan poi è sempre stato un grande club e dopo aver parlato con Pioli mi sono convinto a trasferirmi qui”.

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