Locatelli-Juve, 40 milioni e il nodo contropartite: le mosse per la fumata bianca

È previsto almeno un altro incontro tra i due club. Restano da limare cifre e dettagli. La chiusura dell’affare potrebbe arrivare al termine dell’Europeo

La prima azione funzionale a rimescolare le gerarchie di richiesta è stata fatta. L’ha compiuto la Juventus, attraverso il neo direttore Federico Cherubini, recandosi personalmente nel nuovo centro sportivo del Sassuolo. A fare gli onori di casa l’a.d. Giovanni Carnevali, fino a qualche settimana fa accostato per lo stesso ruolo al club bianconero nell’ambito della ristrutturazione dell’organigramma dirigenziale, ormai prossima a diventare ufficiale (quella carica andrà a Maurizio Arrivabene). Il tema dell’incontro è noto: la Signora ha messo in cima alla lista dei desideri il centrocampista azzurro Manuel Locatelli, che in neroverde ha spiccato il volo; e anche il giocatore ha fatto altrettanto. E con la prima azione che aveva solo l’obiettivo di dichiarare l’interessamento, la Juve ha già superato la concorrenza degli altri top club europei che avevano sondato il terreno nelle ultime settimane. Ora si entra nel vivo della trattativa.

Richiesta

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Due le strade principali percorribili, ognuna con pro e contro. I presupposti di un dialogo interessato da tutte le anime coinvolte nella trattativa faranno da garante sulla direzione. Detto che nel primo incontro non si è discusso di cifre, valori e formule per l’operazione, il Sassuolo per adesso resta sulla propria posizione: il prezzo da pagare per Locatelli è di 40 milioni di euro, tutti cash, senza contropartite tecniche. Quelle che invece vorrebbe inserire la Juventus per abbassare la parte economica pur dovendo rinunciare a un giovane di prospettiva cresciuto nel proprio vivaio, e che potrebbe far gol agli emiliani.

Soluzioni

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La scelta del Sassuolo potrebbe cadere su uno tra Radu Dragusin (difensore 2002), Nicolò Fagioli (centrocampista 2001) e Felix Correia (ala sinistra 2001): avrebbero tutti una logica nell’idea di mettere a disposizione di mister Dionisi un elemento pronto al grande salto. Ma dipenderà anche dalla valutazione economica che si vorrà dare. Se il Sassuolo dovesse rimanere fermo sulla richiesta iniziale, la Juve potrebbe spingere piuttosto per un’operazione alla Chiesa: prestito biennale con obbligo di riscatto, così da dilazionare l’investimento pur accettando di pagare una cifra più alta. I dialoghi tra le due società potrebbero allargarsi anche ad altri giovani, in un’operazione completamente slegata: alcuni fuori quota della Primavera potrebbero sfruttare il trampolino bianconero dell’Under 23, viceversa qualcuno potrebbe spostarsi da Torino per trovare maggiore spazio nell’Under 19 neroverde.

Tempistica

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Tornando ai tempi dell’operazione per Locatelli, al primo incontro, funzionale ad avviare la trattativa come detto, ne seguirà almeno un altro dopo Italia-Austria per tentare i primi incastri ed entrare nel merito delle cifre. Qui bisogna tener presente un passaggio non banale: il giocatore ha chiesto di non avere interferenze durante i giorni chiave dell’Europeo, in quanto vuole rimanere concentrato sulla Nazionale. Volontà che sarà rispettata dal Sassuolo quanto dalla Juve. Tradotto: nessun incontro avverrà nei giorni gara o alla vigilia. Di conseguenza, è più facile che le due società si rivedano più a inizio della prossima settimana che a metà, nel caso di qualificazione dell’Italia ai quarti.

Chiusura

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La fumata bianca è attesa al termine dell’avventura europea azzurra: la tempistica con cui si è mossa la Juve per chiudere l’affare è perfetta rispetto al calendario del girone europeo, avendo già incassato il gradimento del calciatore. Dovessero maturare prima i tempi dell’accordo definitivo, il centrocampista classe ’98 potrebbe anche fare le visite mediche tra Roma e Firenze durante un giorno libero, un po’ come avvenuto per Donnarumma, ma siamo solo nell’ordine delle ipotesi. La proposta d’ingaggio prevede una base di 3 milioni più bonus, per quattro o cinque anni: dettagli da limare più avanti ma anche qui la situazione generale è abbastanza indirizzata. Ciò che conta adesso è trovare l’incastro giusto tra le due società, con la piena soddisfazione di tutti. Filtra ottimismo.

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