Lo Skriniar del tesoro ormai non sbaglia più un colpo

Anche contro il Real lo slovacco che non salta mai una partita ha giocato alla grande ed è stato pericoloso nell’area avversaria

“Fa male però rialziamoci subito ragazzi”. Milan Skriniar è fatto così. Essenziale anche nei post dopo una sconfitta contro il Real che fa una rabbia per nulla diluita dalla palma unanime di miglior interista in campo. Il centrale slovacco anche contro Benzema e soci si è confermato d’acciao. Dopo la svolta con Conte, pure sotto Inzaghi la filastrocca dei giocatori di movimento inizia sempre e comunque con lui. Non si ferma mai e non sembra conoscere la fatica. Granitico dietro e di nuovo pericoloso davanti. Tanto che nel cuore dei tifosi se la gioca con Barella per diventare capitano nel dopo Handanovic.

Carico

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Skriniar ieri aveva di fronte lo spauracchio Vinicius, più giovane e soprattutto veloce di lui. Lo ha cancellato dal campo, facendosi superare a campo aperto soltanto in un’occasione, ma nel finale di partita, senza la protezione di un Dumfries che deve fare ripetizione di attenzione difensiva. Lo slovacco è stato un muro, contro cui sono rimbalzati gli assalti di Ancelotti, fino alla beffa targata Rodrygo (terzo gol di fila in tre gare contro l’Inter), con l’ex Samp però non coinvolto direttamente . Nel primo tempo Milan è stato arrembante anche in fase di possesso palla. Caricato a pallettoni dal ritorno in Champions, ha chiuso ogni varco anche su Benzema e sfiorato due volte il gol.

Eppure un tempo…

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Oltre all’avere assorbito alla perfezione tempi e movimenti della linea a tre, l’aspetto che stupisce è la ritrovata convinzione anche nell’area avversaria. Dopo la rete al Genoa che ha aperto il campionato interista, Skriniar – spesso su cross di Calhanoglu – è andato vicino al bis contro il Verona, contro la stessa Samp e poi due volte ieri. La prima con un colpo di testa di poco sopra alla traversa. La seconda non riuscendo nel tap-in dopo l’ennesima parata di Courtois, nell’occasione su De Vrij. Un’arma impropria che fino a un anno e mezzo fa faceva il panchinaro e che nella stagione precedente su corner e punizioni veniva addirittura tenuto basso, a centrocampo per evitare eventuali ripartenze avversarie. Va bene che Milan è anche veloce, ma tempismo, stacco e forza fisica ormai lo rendono imprescindibile anche in attacco. Uno Skriniar del tesoro.

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