Ljungberg: “A Euro 2000 ho fatto sesso la sera prima di giocare. Il giorno dopo…”

Spesso gli allenatori si raccomandano con i propri calciatori di non avere rapporti sessuali prima di una partita. E se qualcuno si fosse mai chiesto come mai vengano avanzate queste pretese, Freddie Ljungberg è pronto a dare una risposta.

Non è facile essere un atleta professionista. Bisogna stare attenti a qualsiasi cosa: cibo, bevande, gestione del riposo, ore di sonno e ovviamente, anche al sesso. Nella propria vita privata, un calciatore si vede spesso gravare sulla testa imposizioni anche dal punto di vista dell’astinenza. E se qualcuno si fosse mai chiesto come mai vengano avanzate queste pretese, Freddie Ljungberg è pronto a dare una risposta.

TENSIONE – L’ex centrocampista dell’Arsenal ha giocato in Nazionale svedese dal 1998 al 2008. Con la maglia gialla ha vissuto diverse esperienze, una delle quali durante la gestione Tommy Soderberg e Lars Lagerback, vissuta non troppo bene. Durante gli Europei del 2000 di Belgio e Olanda, il centrocampista è sceso in campo sentendo i propri piedi come se fossero fatti di gelatina perché aveva violato la regola anti-sesso imposta dagli allenatori. “Quando facevo sesso la sera prima della partita perdevo la sensibilità ai piedi“.

VUOTO – Per chi lo ricorda, Freddy Ljungberg era veramente forte. Come riporta il Daily Star, proprio nel 2000, Ljungberg spiegava: “Ho deciso di astenermi da ogni attività. Dopo Mi sento completamente vuoto. Non riesco più a controllare la palla. Al massimo guardo film erotici la sera prima. Questo non influisce sul mio potenziale“. Eppure, sembra che l’effetto collaterale sofferto dall’ex Arsenal e West Ham fosse qualcosa di soggettivo. Il divieto di sesso la sera prima della partita, infatti, è in fase di studio dal 1998 e il californiano Professor Todd Astorino spiega al Sun: “Il sesso nel giorno prima dell’esercizio non ha alcun impatto sulle prestazioni atletiche. Anzi, gli atleti potrebbero avere una migliore risposta allo stress e una maggiore consapevolezza emotiva”. Insomma, a Ljungberg è andata bene: è riuscito a trovare un modo alternativo per scaricare la tensione. Magari, a conti fatti, avrebbe potuto dare ascolto ai medici: e studiare e capire se la scarsa sensibilità ai piedi fosse causata da altro.

Precedente Il pronostico di Bobo Vieri: "Ecco dove arriverà l’Italia all’Europeo" Successivo Spezia, Raymond Platek Jr nuovo presidente. Subentra a Chisoli