Liverpool, Klopp sbotta: “Così non finiamo la stagione in 11. Contratti tv? Divento pazzo”

LIVERPOOL (INGHILTERRA) – Il Liverpool batte 3-0 il Leicester e torna in testa alla Premier League agganciando il Tottenham di José Mourinho, vittorioso per 2-0 contro il Manchester City di Guardiola. Il tecnico dei Reds, Jurgen Klopp, però, davanti ai microfoni di Sky Sports stupisce tutti e anziché gioire per i tre punti conquistati si lascia andare a dichiarazioni forti nei confronti delle tv e del caledario fittissimo. Il tecnico tedesco è un fiume in piena: “Quando parlo di queste cose non parlo solo di noi, ma di tutti. E se voi non parlate con BT Sport, siamo tutti fregati. Sky e BT Sport devono mettersi d’accordo, perchè se continuiamo a giocare il mercoledì e poi il sabato alle 12:30 non so se finiremo il campionato con 11 giocatori”.

Liverpool-Leicester 3-0

Liverpool, Klopp furioso per i troppi impegni ravvicinati

“So che a voi non interessa e il problema sta tutto lì – continua Klopp -. Ne parliamo da tantissimo e non succede mai nulla. E non parlo del Liverpool, parlo di tutti. Ieri Piquè ha avuto un grave infortunio al ginocchio, oggi Saka forse anche e lui ha giocato tutte e tre le partite con l’Inghilterra. E la gente ci dice di fare turnover, ma con chi? Noi abbiamo qualche scelta in più nel reparto offensivo, ma gli altri sono ragazzini. È un problema enorme e dipende solo dalle televisioni. Giocheremo con l’Atalanta mercoledì e poi alle 12:30 sabato col Brighton, ci arriveremo a pezzi. E sto pensando di regalare loro i punti, ecco come stanno le cose”.  

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Klopp: “Contratti? Dobbiamo adattarci tutti al periodo”

Ma non è finita qui, perché Klopp risponde così a chi dallo studio parla di contratti da rispettare: “Ho un buon rapporto con voi, ma se qualcuno mi parla ancora di contratti divento matto. Parliamo di contratti che non sono fatti per una stagione come questa, con il Covid. Dobbiamo adattarci tutti. Tutto è cambiato, ma le televisioni sono ancora ferme a quel che era prima. Ma tutto è diverso, il mondo intero lo è”.

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