LIVE Mourinho: “Addio Ronaldo e lotta scudetto? Chiedete a Inzaghi…”

Le parole del tecnico portoghese prima della Salernitana anche sul discorso esuberi: “C’è chi come Pedro voleva solo giocare, altri no”

Redazione

28 agosto

La seconda giornata di campionato vedrà impegnata la Roma sul campo della Salernitana. Archiviato l’accesso alla fase a gironi di Conference League, la squadra di Mourinho si vuole ripetere dopo la vittoria all’esordio contro la Fiorentina. Il match contro la squadra di Castori può riservare più di qualche insidia, a partire dalle condizioni del campo. Lo Special One dovrà fare a meno di Zaniolo, squalificato dopo il doppio giallo rimediato contro i Viola. Al suo posto potrebbe partire dal primo minuto Carles Perez, anche se continua a stuzzicare l’idea del tandem Shomurodov-Abraham.

Sarà un’avversaria diversa rispetto a Trabzonspor e Fiorentina, avrete sicuramente meno spazi. Pensa di avere temi offensivi diversi rispetto alle altre partite?

Magari ci fanno la sorpresa e giocano in modo diverso, con una strategia diversa, non si sa mai. Il loro allenatore ha tanta esperienza, tanta conoscenza del calcio e può perfettamente cercare un altro modo di giocare. Se è come dici tu e lo dici in base a tutto quello che noi vediamo della Salernitana, magari sarà una partita diversa. Se giocano ancora a cinque sarà la prima volta che giocheremo contro una squadra a cinque. Perché sia il Trabzonspor che la Fiorentina giocavano a quattro. C’è un modo diverso di giocare. Non mi interessa che sia una neopromossa come la Salernitana o il campione in carica come l’Inter, cercheremo sempre di andare a vincere in tutte le partite e per questo dal punto di vista offensivo dobbiamo cercare delle soluzioni. Loro sono bravi, difendono bene e mettono tanti calciatori dietro, sanno come fare. Non si sa se giocheranno a 3 o 4 a centrocampo. Sarà dura ma dovremo trovare soluzioni.

Sull’addio di Ronaldo e un discorso scudetto che può riequilibrarsi. L’unica cosa che dico è che se la Juve è felice, Ronaldo è felice e lo è anche il Manchester United è l’affare perfetto. Non c’è bisogno di parlare di Cristiano, uno che da 20 anni vince, segna e fa storia non ha bisogno di commenti. Scudetto? E’ una domanda per Simone Inzaghi, non per me.

Mayoral le ha manifestato la volontà di lasciare la Roma? C’è questa possibilità o conta su di lui?

Conto su di lui, abbiamo bisogno di tre attaccanti, averne due è un rischio troppo grande per una stagione. A volte magari vorremo giocare con due attaccanti, poi ci saranno partite il giovedì in Conference e la partita la domenica, avere solo due attaccanti è un rischio grande. Per me è un buon giocatore, si è adattato bene anche lo scorso anno, lavora bene ed è un bravo ragazzo e un ottimo professionista. Non mi piacerebbe se lui andasse via.

Vorrebbe il mercato chiuso nel giorno dell’inizio del campionato?

Se lo fanno tutti i campionati sì, se lo fanno solo alcuni no. L’ho vissuto in Premier ed è molto difficile, perché tu non puoi comprare ma altri possono comprare i tuoi. A me e a tutti piacerebbe avere la rosa completa e perfetta a inizio luglio e arrivare al massimo il giorno prima dell’inizio del campionato col mercato chiuso. Se lo pensiamo però solo noi italiani, per l’esperienza che ho fatto in Inghilterra, dico assolutamente di no.

Abraham ha detto di poter giocare anche esterno. State lavorando anche ad altri moduli, come il 4-4-2?

Possiamo fare tutto. Lo scorso anno la squadra ha giocato tutta la stagione con cinque dietro, o con tre se preferite. Ci sono dinamiche diverse, ma sicuramente è una cosa che possiamo fare. Oggi nel calcio è molto difficile che una squadra abbia solo un modo di giocare, un modulo o un unico modo di costruire. Deve essere variabile, non fisso. I giocatori hanno bisogno di trovare le dinamiche automatiche, ma allo stesso tempo di avere cultura tattica che gli permetta di giocare in ruoli diversi in moduli diversi.

Sul comportamento degli esuberi e dei loro entourage

Non è facile commentare questa situazione. Ci sono giocatori di profili diversi, che hanno persone intorno a loro di profilo diverso. Se devo parlare di Pedro, chiaramente, voleva giocare e per questa ragione si deve rispettare anche se ha scelto un club rivale di questa città. Bisogna rispettare la professionalità, il modo di essere e di stare. ‘Voglio giocare e dobbiamo trovare una soluzione’, questo è il profilo perfetto per tutti i club che devono prendere delle decisioni. Quando un club decide qual è la rosa e chi i cedibili. Qualcuno vuole davvero giocare, altri preferiscono altre cose e allora le cose sono più complicate. Ognuno è libero di fare quello che pensa di dover fare e allo stesso modo noi come società e io come allenatore sono libero di prendere le mie decisioni.

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