L’Italia di Pessina e Scalvini tra Europeo, emozione e responsabilità

Stop al campionato, è tempo di Italia. Serie A interrotta per gli impegni della Nazionale di Roberto Mancini, col c.t. che ha parlato nelle scorse ore in conferenza stampa, chiarendo la situazione di Federico Chiesa e anche chiarendo la mancata convocazione di Manuel Locatelli. A parlare tra gli azzurri quest’oggi, però, anche due calciatori: Matteo Pessina, centrocampista del Monza, e Giorgio Scalvini, difensore dell’Atalanta. Tra sorrisi, curiosità, domande dei tifosi e un quiz su Napoli, prossima città che ospiterà gli azzurri, Pessina e Scalvini sono stati protagonisti di una diretta sui canali social della Nazionale.

Italia in posa: per Buongiorno e Retegui primi scatti con la maglia azzurra

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Le parole di Pessina

Queste le parole di Pessina, tra i ricordi dell’Europeo vinto e il senso di responsabilità che dà indossare la maglia dell’Italia: “Ritrovare l’azzurro è sempre una grande emozione, rivedersi col c.t. e coi compagni è bello. Siamo carichi e pronti per la gara del Maradona contro l’Inghilterra. La finale dell’Europeo? Quella sera a Wembley la ricordo in maniera confusa, ma è uno dei momenti più belli della mia vita. Emozioni che solo pochi possono capire, è stato straordinario dall’inizio alla fine, poi con i rigori… È stata una serata perfetta a coronamento di un percorso perfetto. È stato tutto talmente veloce che non c’è stato modo di capire cosa stesso accadendo. Poi ho aiutato anche con due gol, è stato tutto bellissimo. L’esultanza contro l’Austria? Mi è venuta così, volevo farla più bella ma è stata spontanea, ho rischiato di farmi male (ride, ndr). Io e Scalvini siamo stati compagni di squadra all’Atalanta, ma in generale è sempre bello ritrovare tutti i ragazzi. Consigli a lui? Non ne ha bisogno, me ne deve dare lui che è un giovane vecchio, in campo dimostra più anni di quelli che ha. L’Italia? Quando sei bimbo è la prima maglia che sogni, quando riesci a vestirla è come giocare per tutti i ragazzi che sperano di farlo fin da quando sono piccoli. La Nazionale maggiore viene sempre vista come qualcosa di molto più in alto, anche se sei in quelle minori. Devi farti le ossa, sei già nell’ambiente e assapori le sensazioni dell’azzurro e di Coverciano, ma non è qualcosa di vicino, è un mondo a parte. Sono in questo gruppo da un po’, bello ritrovarsi dopo tempo, giochiamo tutti per un unico obiettivo. “Battesimo” canoro per i nuovi? Stasera dopo cena toccherà a tutti gli ultimi arrivati“.

Così Scalvini

Queste invece le parole di Scalvini a margine dell’intervista doppia: “Ho visto la finale dell’Europeo con i miei amici, è stata una gioia immensa e spero di poterla vivere anche io. Spero di poter replicare l’esultanza di Pessina. Io giovane vecchio? Spero non fisicamente (ride, ndr). Rappresentare l’Italia è emozionante ma dà tanto senso di responsabilità. Per me è stato rapido l’arrivo nella Nazionale maggiore perché ho fatto il passaggio direttamente dall’Under 19, ma quando sei nelle giovanili non pensi di essere più vicino all’Italia dei grandi rispetto agli altri“.

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