Lione, Tolisso: “Difficile rifiutare il Napoli, ma restare qui è stata la scelta giusta”

Corentin Tolisso – Olympique Lione

Redazione

14-09-2016 14:31

Corentin Tolisso, centrocampista classe ’94 dell’Olympique Lione, ha rilasciato un’intervista a L’Equipe in cui ha parlato dell’interesse del Napoli nei suoi confronti. La scorsa sessione estiva di mercato, infatti, il club azzurro voleva il francese per rinforzare il centrocampo di Sarri, poi però la trattativa saltò e con un comunicato il giocatore motivo’ così la sua decisione: “Sono molto legato al club e non mi sento di andare adesso. Ho ancora grandi cose da fare con OL con una bella stagione in prospettiva”. Oggi al quotidiano francese, Tolisso ha ripercorso quei giorni di trattativa tra Lione e Napoli:

“Quali ricordi ho del 27 luglio (giorno del rifiuto al Napoli, n.d.r.)? È stata una giornata molto complicata. Ero andato all’allenamento senza aver deciso il mio futuro. Sono tornato a casa verso le 14 e ho chiamato i miei procuratori e il mio presidente per dirgli che avevo deciso di rimanere. Il presidente era molto contento. Poi, quando sono tornato all’allenamento, ho chiesto di vedere il mio allenatore per annunciare la mia decisione. Per due o tre giorni ho pensato solo al mio futuro. Ne ho parlato tanto con la mia famiglia. Mi allenavo, mi svegliavo e andavo a letto con quel pensiero in testa. Non pensavo che il Napoli, grande club che rispetto tanto, poteva proporre così tanti soldi per me. Siamo partiti da un’offerta di 16 milioni per poi arrivare a 30 più bonus. Però dopo la gente mi avrebbe visto come un giocatore da 30 milioni e avrei avuto un certo tipo di pressione. Quando ho preso la mia decisione, è stata una liberazione. Ero indeciso se andare al Napoli o no, e questo voleva dire che andare via non era la scelta buona. Mi sono detto che se andavo a Napoli forse avrei avuto più possibilità di andare in nazionale, perché i giocatori che vanno all’estero spesso diventano internazionali. So anche che quando giochi a Napoli ci sono una pressione e un contesto particolari. È una città che vive solo per il Napoli. Ma restare al Lione è stata una buona cosa, ho solo 22 anni e ho ancora tanto da imparare”.


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