L’Inter si rialza ma non può gioire. Mourinho spegne Allegri

La Roma chiude i sogni di rimonta Champions della Juve: vittoria pesante e di grande sacrificio dopo un’ora di noia

Zona Champions, ormai pare solo una sfida Milano-Roma. Quattro squadre per tre posti. Dopo l’impresa della Lazio a Napoli, si rialzano Inter e Roma, che raggiunge e inguaia il Milan, da ieri sera quinto. Sull’Atalanta pesa l’assenza di vittorie più del -5 dal quarto posto, mentre il ko dell’Olimpico spegne definitivamente le speranze di grande rimonta della Juve a -12.

Come è accaduto spesso quest’anno dopo aver preso uno schiaffone, l’Inter reduce dalla sconfitta di Bologna si ricompatta, sfrutta gli uomini migliori (ieri Lautaro su tutti) e torna a respirare. Ma la vittoria meritata e netta contro il Lecce non permette particolari slanci di gioia. Proprio per la ripetitività degli alti e bassi della squadra di Inzaghi. Nonostante il secondo posto, il -15 dal Napoli e la zona Champions appesa a un filo non possono rendere soddisfacente il cammino. Sette sconfitte in campionato sono una enormità e dimostrano l’assenza di continuità, ferocia agonistica, concentrazione, personalità che si pretenderebbero da una rosa di altissimo livello come quella nerazzurra. Inzaghi incassa tre punti che permettono di respirare, ma farebbe malissimo a non tenere sulla corda i suoi. Dell’Inter quest’anno non ci si può fidare e per una big è un difetto grave. Stesso discorso riguarda il Milan. Non capitava dal 1996-97 che una squadra campione d’Italia a questo punto della stagione si ritrovasse sotto il quarto posto (con sei sconfitte sul groppone…): era accaduto nel 1996-97 al Milan settimo a -13 dalla Juve. La sfida di mercoledì a Londra col Tottenham è un bivio decisivo. Passare il turno salverebbe almeno in parte questa stagione. Uscire rappresenterebbe un’ulteriore mazzata che metterebbe in discussione il futuro di molti.

Dopo il clamoroso flop di Cremona, alla Roma serviva una vittoria pesante e di prestigio per recuperare credibilità, fiducia e… il quarto posto. È arrivata dopo una gara di grande applicazione, sacrificio, dedizione, concentrazione. La Roma di ieri ha fatto suo il motto storicamente della Juve: vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. E gli appassionati che vorrebbero godersi anche spettacolo ed emozioni? Possono andare al cinema.

Per circa un’ora Roma-Juve è stato il peggior spot del calcio italiano nel mondo. Partita che definire brutta, bloccata, avara di occasioni è dire poco. Soprattutto per lo schieramento di Mourinho, che ha giocato con cinque difensori, due mediani difensivi e due centrocampisti (Pellegrini e Wijnaldum) a supportare Dybala, unico vero giocatore offensivo. Rinuncia a centravanti e esterni d’attacco, densità assoluta in mezzo al campo. Ma sempre a ritmi comunque lenti e compassati. La Juve non è stata diversa da tante altre volte in cui ha brillato poco. Riuscire a rubare l’occhio in una gara simile era ancora più difficile, nonostante almeno Allegri avesse messo in campo giocatori dediti alla fase offensiva. Quasi un’ora di tatticismo esasperato, con un calcio davvero di altri tempi, fortunatamente per gli spettatori interrotto dal gol della domenica trovato da Mancini che ha dato una scarica di adrenalina alla partita. Che è rimasta brutta, ma almeno è cresciuta di intensità. La Roma, che è la vera regina del corto muso quest’anno, si è chiusa ancora di più (anche se ha chiuso la partita con Abraham e Belotti), esaltando le sue qualità difensive e la Juve non è riuscita a recuperare. Tre legni presi e un paio di interventi di Rui Patricio hanno impedito ai bianconeri di raggiungere un pari che sarebbe stato meritato. La Juve senza penalizzazione di 15 punti sarebbe seconda insieme all’Inter, ma per Allegri vale lo stesso discorso fatto per Inzaghi. Non c’è nulla di straordinario nel cammino della Juve, anzi il contrario. Come confermano le cinque sconfitte e il gioco che non è mai decollato. Sulla stagione bianconera pesa l’eliminazione in Champions e solo le Coppe adesso possono rendere meno amara questa finora deludente stagione.

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