L’Inter si gode un Calha mai visto. E quando Hakan vede bianconero…

Il turco ancora protagonista con un assist e una prestazione da incorniciare contro l’Empoli. A San Siro ha eguagliato il nuovo primato personale in Serie A con 7 gol e 11 passaggi decisivi. Mercoledì in Coppa Italia ritrova la Juve, contro cui è già stato decisivo nelle due sfide di campionato

Da talento intermittente ad arma in più del centrocampo nerazzurro. Il successo in rimonta dell’Inter sull’Empoli ha raccontato (anche) un nuovo capitolo dell’evoluzione e della crescita di Hakan Calhanoglu, divenuto ormai una certezza per Inzaghi. Contro i toscani un’altra prestazione maiuscola per il turco, che ha messo lo zampino sul gol del momentaneo 2-2 di Lautaro con un assist al bacio, firmando così il miglior registro personale in campionato: con sette gol e 11 passaggi decisivi, ha infatti eguagliato il precedente primato stabilito con il Milan nella stagione 2019-20 (9 reti e altrettanti assist). Tornato a brillare in primavera dopo un periodo di flessione, il turco può essere l’asso nella manica dei nerazzurri anche mercoledì nella finale di coppa Italia contro la Juve. Contro cui ha già fatto un figurone nelle ultime due sfide di campionato.

GARANZIA

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La sfida contro l’Empoli ha detto una volta di più che quando Calha gira ed è ispirato anche la macchina nerazzurra gira a meraviglia. Nel primo tempo ha tenuto alto il livello d’intensità anche quando Brozovic faticava a ingranare e ha poi ispirato il pareggio di Lautaro, nella ripresa ha invece sfiorato il gol impegnando Vicario ed ha brillato per ritmo e tenuta atletica. Non che a Inzaghi servissero ulteriori prove per certificarne l’importanza, ma i 70’ contro i toscani sono serviti per capire che Calha è uno degli uomini più in forma e sul pezzo proprio nel momento in cui l’Inter si gioca lo scudetto in volata e con una finale di coppa Italia alle porte. Da qui, evidentemente, la scelta di Inzaghi di sostituirlo a 20’ dal termine, per gestirne le energie proprio in vista dello scontro che vale il secondo trofeo stagionale.

DOPPIA SVOLTA

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Tra l’altro, Inzaghi sa che quando Calha vede bianconero risulta particolarmente ispirato. E’ infatti contro la Juve che il turco ha iniziato a spiccare il volo in nerazzurro lo scorso 24 ottobre, alla nona giornata di campionato, quando servì l’assist per il momentaneo vantaggio di Dzeko al 17’ dando il là a due mesi da autentico trascinatore. Da lì in poi, cinque reti e altrettanti passaggi decisivi tra novembre e dicembre, periodo nel quale è stato eletto due volte dai tifosi miglior giocatore del mese. Dopo quell’1-1 contro i bianconeri, Inzaghi e l’Inter hanno scoperto la miglior versione di Calhanoglu, quella che il turco ha smarrito temporaneamente tra febbraio e marzo per (ri)sbocciare nuovamente dal 3 aprile, data della sfida di ritorno contro i bianconeri a Torino decisa proprio da un suo rigore a inizio ripresa. Quel successo ha rilanciato i nerazzurri nella lotta per il titolo e, allo stesso tempo, ha riconsegnato a Inzaghi un Calha in formato deluxe nelle successive uscite contro Verona, Spezia, Roma (con tanto di doppietta) ed Empoli. Adesso ancora sotto con la Juve per un’altra serata da protagonista, una di quelle che può valere un ulteriore salto di qualità. Sia per Calha che per la bacheca dell’Inter.

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