L’Inter sbatte contro l’Udinese e manca l’aggancio in vetta

Musso super su Lautaro, poi poche emozioni. Per la prima volta in campionato la squadra di Conte (espulso nel finale) non trova il gol e rimane a -2 dal Milan

L’Inter sbatte contro super Musso e il muro dell’Udinese, mancando l’aggancio in vetta al Milan, fermato in casa dall’Atalanta. Per la prima volta Lukaku (a secco da 4 gare) e compagni non trovano il gol in campionato e confermano di soffrire contro avversari che li aspettano, senza concedere spazi. Migliore in campo, Musso, decisivo su Lautaro nell’unica vera occasione da rete.

Prego, si scomodi

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Rispetto al recupero con l’Atalanta, Gotti affianca Deulofeu a Lasagna, abbassando Pereyra al posto di Mandragora. Conte invece conferma l’Inter che ha battuto la Juve. Il temuto calo di concentrazione post impresa è fotografato dal disimpegno in area sbagliato al 2′ da Bastoni, che rischia di mandare in porta Lasagna. Il copione è quello previsto. Tra due squadre che preferiscono aspettare l’avversario e ripartire è l’Inter che all’inizio deve “scomodarsi” nell’altrui metà campo, con relativa fatica a stanare la doppia linea bassa bianconera. Al 23′ serve un’uscita da harakiri di Becao per liberare al tiro Lautaro, sul cui destro si esalta Musso. Gotti al 33′ cambia l’argine davanti alla difesa: fuori Arslan, ammonito e graziato dopo un fallo da dietro su Lukaku, dentro Walace. Con scarsi cambi di ritmo, pochi tentativi di saltare l’uomo e le reciproche difficoltà ad allargare il gioco, il primo tempo diventa un lungo corpo a corpo, intervallato solo da qualche “telefonata”: prima Deulofeu ad Handanovic, poi Young a Musso.

Finale in rosso

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Nessun cambio nell’intervallo, ma almeno le squadre si allungano quel minimo per creare qualche brivido. Hakimi si mangia subito un’occasione d’oro sul cross di Young. Pereyra calcia alto dopo una bella azione di prima con Lasagna. Gotti inserisce Mandragora per Deulofeu, alzando Pereyra. Conte come al solito ritarda i cambi. Soltanto al 70′ entrano Perisic, Sanchez e Sensi per Young, Lautaro e Vidal. Hakimi stasera è intermittente come un faro, al 75′ si accende e il suo diagonale esce di poco. Senza gli spazi concessi dalla Juve la settimana scorsa, Barella fatica a inserirsi, Brozovic ha meno libertà in regia e Lukaku fa invano a sportellate con Becao, Bonifazi e De Maio. Nel finale Conte si fa ammonire e poi espellere per proteste.

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