L’Inter rialza il muro. Ecco quali sono state le mosse di Inzaghi

I nerazzurri, dopo lo scivolone dell’Olimpico con la Lazio, tornano a blindare la retroguardia: secondo “clean sheet” di fila. Non accadeva da otto mesi

Riecco il vecchio fortino nerazzurro. Le crepe insinuatesi nella muraglia inviolabile di pochi mesi fa sono state prontamente tappate. La vittoria a porta inviolata contro l’Udinese conferma la ritrovata solidità della difesa dell’Inter dopo i segnali positivi delle ultime due settimane. Grazie al 2-0 ai friulani, che vale la seconda vittoria consecutiva in campionato dopo quasi un mese e mezzo, Inzaghi porta a casa anche il secondo “clean sheet” consecutivo dopo otto mesi: l’ultima volta che i nerazzurri avevano mantenuto la porta imbattuta per due giornate consecutive risale infatti alla settimana tra il 21 e il 28 febbraio contro Milan e Genoa (in entrambi i casi successi per 3-0). La svolta dopo il doloroso k.o. all’Olimpico contro la Lazio.

EQUILIBRIO

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La trasferta di Roma è stato il punto più basso per una difesa che subiva gol già da sei giornate consecutive. Dopo i segnali d’allarme succedutisi con cadenza puntuale dalla seconda giornata, l’allarme inevitabile per una serata di sbandate e scivoloni come non accadeva da tempo. Quella sera, complice il nervosismo collettivo dopo il secondo gol biancoceleste con Dimarco a terra, la difesa di Inzaghi andò a picco rimediando tre reti. La ricerca di equilibrio in una squadra che allo stesso tempo era capace di creare occasioni in abbondanza attraverso un gioco spumeggiante e votato all’attacco si imponeva con urgenza per evitare di perdere troppi punti per strada. Detto fatto, evidentemente, perché nelle successive quattro uscite (Champions compresa) Inzaghi ha nuovamente blindato la sua difesa, che di fatto ha incassato solo due reti e per di più su calcio piazzato (contro Sheriff e Juventus).

CONTROMISURE

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Stessi interpreti, ovviamente, il tecnico nerazzurro ha semplicemente registrato movimenti e meccanismi. Nelle ultime tre partite si è probabilmente vista un’Inter meno spumeggiante e più riflessiva, che evita di attaccare a testa bassa a prescindere dal momento e dalle circostanze. Si è anche vista una squadra dai reparti più compatti, con gli esterni più attenti ai ripiegamenti. Un toccasana per la difesa, che oltre a schermare perfettamente la porta di Handanovic ha anche concesso una quantità minima di occasioni agli avversari, subendo meno di dieci tiri nelle ultime due sfide contro Empoli e Udinese. Gli ultimi 20 metri davanti ad Handa stanno tornando off-limits, per un’Inter più forse meno spettacolare ma più solida e concreta. Così come la scorsa stagione Conte trovò l’equilibrio dopo due mesi, lo stesso sta sperimentando Inzaghi grazie a leggeri ma significativi accorgimenti. E i conti stanno tornando.

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