L’Inter raddoppia: tratta senza sosta per Correa. E può arrivare pure Scamacca

Lotito non scende sotto i 35 milioni: cercasi soluzione, Belotti alternativa. La punta del Sassuolo si fa in prestito?

Magari alla fine l’Inter la vincerà 2-0, questa partita. Non è ancora chiusa, ma siamo nei momenti decisivi. E un gol potrebbe tirare l’altro, un attaccante potrebbe chiamare il raddoppio. Inter e Lazio si annusano per Joaquin Correa, la distanza non è stata ancora colmata. Ma intanto i nerazzurri lavorano anche a un altro attaccante per completare il reparto oltre all’argentino della Lazio, ovvero Gianluca Scamacca del Sassuolo.

LA SITUAZIONE

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Partiamo da Correa. Dopo l’avvicinamento dell’ultimo fine settimana, ieri non si sono registrati passi in avanti. La trattativa è curata in tutto e per tutto da Alessandro Lucci, manager dell’argentino. Lotito è sceso da 40 a 35 milioni di euro. Ma non può ulteriormente abbassare la sua richiesta, perché al di sotto di quota 35 l’operazione non sarebbe più conveniente per le casse biancocelesti. Balla infatti una percentuale sulla rivendita da riconoscere al Siviglia, il club dal quale la Lazio prelevò nel 2018 l’attaccante. La Lazio ha comunicato anche al giocatore questa posizione: Lotito è pronto a tenersi in casa il giocatore, anche forte di una scadenza contrattuale non vicina (2024). Ma è realmente così? L’Inter non ne è convinta fino in fondo. I nerazzurri non hanno ancora presentato un’offerta ufficiale, ma filtra la disponibilità a raggiungere quota 30 milioni, cifra alla quale aggiungere anche una quantità ridotta di bonus. In definitiva, non una distanza abissale tra le parti. In condizioni normali, si potrebbe dire, certamente non una distanza tale da mettere a rischio l’affare, a maggior ragione a fronte di un giocatore che ha palesemente chiesto la cessione e ha già raggiunto un accordo con i nerazzurri per un pluriennale da 3,5 milioni di euro a salire. Ma giova ricordare come i rapporti tra i due club siano di fatto nulli, azzerati dopo l’«incidente» legato al passaggio all’Inter di Simone Inzaghi.

I TEMPI

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È fondamentalmente una guerra di posizione, al momento. Surplace, se si preferisce l’espressione. Ma attenzione, perché il tutto è destinato a una definizione – in un senso o nell’altro – nel giro di 48 ore, al massimo 72. L’Inter ha fretta di chiudere l’acquisto di un attaccante, già in tempo per la trasferta di Verona di venerdì. E sa che la Lazio ha necessità di incassare una cifra dalla cessione di Correa, anche per completare le operazioni in entrata di cui ha bisogno Sarri (Kostic su tutte). Ed è su questo aspetto su cui l’Inter può in qualche modo forzare la mano. Non all’infinito, però. Va rotto il ghiaccio tra le parti, è possibile che qualcosa in questo senso avvenga già nella giornata di oggi. Di certo, l’infortunio di Marcus Thuram – due mesi di stop per il francese del Borussia Moenchengladbach – ha tolto di mezzo un’alternativa importante per i nerazzurri. Detto che il nome di Lorenzo Insigne non può essere del tutto cancellato – ma di fatto costringerebbe il tecnico a rivedere in qualche modo il piano tattico -, la vera alternativa che il club di Zhang tiene in caldo porta al nome di Andrea Belotti. Tra le due società c’è già stato più di un contatto. L’attaccante non ha ancora rinnovato il contratto in scadenza con il Torino nel 2022. È un profilo tecnicamente molto differente rispetto a Correa, ma permetterebbe all’Inter di avere un’alternativa di livello a Dzeko nel ruolo di prima punta, lasciando a Lautaro (con Sanchez) quello di seconda. Sarebbe, nel caso, un’operazione meno onerosa dal punto di vista economico per l’Inter, pronta a virare con decisione qualora la distanza con la Lazio per Correa si rivelasse un ostacolo insormontabile per la chiusura. A differenza di quanto avvenuto con l’attaccante biancoceleste, in ogni caso, i nerazzurri non hanno ancora aperto il dialogo con il centravanti granata.

IPOTESI

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In prima fila, comunque sia, è bene oggi tenere Correa. La chiusura di questa operazione, peraltro, lascerebbe spazio anche un altro affare, magari in extremis. L’Inter ha segnato in rosso sull’agenda il nome di Scamacca, che piace molto come profilo. Ed è un’operazione che i nerazzurri potrebbero chiudere con una formula vantaggiosa, in prestito con diritto di riscatto. Qui i rapporti tra club non sono certo un problema, considerata la presenza di Marotta e Carnevali. Scamacca, dal canto suo, va considerato in uscita da Reggio Emilia, coperto nel ruolo da Caputo, a maggior ragione peraltro dopo l’ottima partenza di Raspadori. Sull’attaccante romano, che per inciso ha come agente lo stesso di Correa, si era mosso in passato l’Eintracht di Francoforte. Più avanti qualche passo l’aveva compiuto la Fiorentina, discorso ovviamente legato alla cessione di Vlahovic. Ma ad oggi, nulla di concreto. L’opzione Inter è invece lì, pronta ad essere attivata nelle ultime ore di agosto. Marotta e Carnevali ne hanno parlato: sanno entrambi che l’ipotesi può essere attivata in qualsiasi momento, è una traccia da tenere in grande considerazione. E consegnerebbe a Inzaghi un reparto di altissimo profilo, completo in ogni caratteristiche nonostante l’addio dolorosissimo di Lukaku. Di più: l’arrivo di Scamacca come quarta punta andrebbe letto anche con la necessità di avere a disposizione un attaccante che dia maggiori garanzie fisiche rispetto a Sanchez, troppo spesso passato in infermeria la scorsa stagione. Sarebbe il gol del 2-0, un contropiede inatteso dell’Inter. Ma prima va sbloccato il risultato. Ad Appiano ieri un tifoso nerazzurro ha provato a stuzzicare Inzaghi sul tema: “Lo prendiamo Correa?”. Il tecnico ha abbozzato un sorriso e sussurrato un “vediamo”. Simone aspetta. Nessuno come lui sa che trattare con Lotito è impresa complicatissima. Ma guai ad arrendersi, il mercato non permette di abbassare la tensione in nessun momento. Piuttosto, antenne dritte: la partita entra nel vivo.

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