L’Inter elimina il Parma, ma che fatica: serve un gol di testa di Acerbi da fuori area nel supplementare!

Ottavi di Coppa Italia: Juric porta avanti gli emiliani, nel finale Lautaro trova il pari, poi decide il difensore al 110′

L’Inter passa ai quarti di Coppa Italia, ma soffre tremendamente contro un discreto Parma che sfiora la vittoria e lotta fino ai supplementari. Decide una rete di Acerbi, dopo 110 minuti, ma ancora più pesante è la rete di Lautaro: il campione del mondo argentino, a 120 secondi dal 90′, prolunga una sfida che fino a quel momento gli uomini di Pecchia hanno condotto con merito. D’accordo le diverse assenze e il turn over, ma Inzaghi non può certo essere soddisfatto della prestazione dei suoi. Sabato contro l’Hellas e nella finale di Supercoppa italiana in programma tra una settimana contro il Milan ci vorrà altro. Lo sa bene anche Simone che intanto, da campione in carica, evita una clamorosa eliminazione agli ottavi. Sarebbe stata una Caporetto.

POSSESSO INTER, GOL PARMA

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Senza tutto il centrocampo titolare (Barella, Brozovic e Calhanoglu), l’Inter inizia in maniera lenta e fatica a trovare spazi centralmente perché il 4-3-3 di Pecchia si trasforma in un 4-1-4-1 che ha in Bernabé l’argine davanti alla difesa. Le scorie del pareggio di sabato a Monza, che la Curva Nord prova a esorcizzare con uno striscione d’incoraggiamento (“-10 e un girone da giocare. Crediamoci insieme, si può fare”), si sentono più nella testa che nelle gambe visti i sette cambi di Inzaghi rispetto all’U-Power Stadium. Per mettere in difficoltà i gialloblù D’Ambrosio e compagni dovrebbero sfruttare più l’ampiezza, ma, se a sinistra Gosens un paio di iniziative pericolose le crea (una sprecata con un tiro a lato di Gagliardini), a destra Dumfries conferma di essere in pieno… caos-mercato. Da quando è tornato dal Qatar, l’olandese non è più lui e ha la testa più al Chelsea che alla Pinetina. Male anche Gagliardini, la regia di Asllani e Correa che, pur in fuorigioco, sbaglia la rete del vantaggio a porta vuota. I padroni di casa fanno la partita, ma a segnare e a sfiorare il raddoppio sono i ducali, avanti al 38′ al termine di una spettacolare azione iniziata da una verticalizzazione di Bernabé, rifinita dallo spettacolare tacco di Sohm e conclusa da un bolide di esterno destro di Juric, entrato una manciata di minuti prima al posto dell’infortunato Man. Il 2-0, invece, lo evita Onana, bravo a distendersi su botta di Benedyczak. L’Inter è lenta, non usa mai il cambio di campo e fatica a trovare spazi: circola la palla in maniera prevedibile e non a caso all’intervallo non ha mai concluso nello specchio difeso da Buffon pur avendo il 73% di possesso. Bravo il Parma che gioca con personalità, non si schiaccia mai a ridosso della propria area e non perde la giusta distanza tra i reparti. Di certo la differenza di categoria non si vede: per merito degli ospiti, ma soprattutto per demerito dei vice campioni d’Italia.

GOL AL PRIMO TIRO

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L’Inter inizia la ripresa con una conclusione fuori misura di Mkhitaryan su buon traversone di Dumfries, ma poi si perde di nuovo e Inzaghi prova a cambiare qualcosa inserendo tutti in un colpo solo Dimarco (come marcatore nella difesa a tre), Bellanova e Dzeko al posto di Bastoni, Dumfries e dell’armeno. Inter super offensiva con 3-4-1-2 e Correa alle spalle di Edin e Lautaro. I nerazzurri rischiano di nuovo di incassare il 2-0 su un contropiede sprecato dal Parma e non si scuotono neppure di fronte a cori poco amichevoli dei loro tifosi. I padroni di casa non riescono a rendersi pericolosi contro una formazione che si difende in maniera ordinata e con le sostituzioni (dentro Camara, Inglese, Mihaila e Hainaut) prova a gettare in campo forze fresche. Buffon così rimane inoperoso fino a due minuti dalla fine quando, su respinta corta di Balogh (lancio di Asllani), Lautaro firma il pareggio sfruttando una deviazione di Osorio. In compenso l’ex numero uno della Nazionale, a quasi 45 anni e al rientro dopo tre mesi di infortunio, nega con una prodezza il 2-1 a Dzeko in pieno recupero.

BRIVIDI NERAZZURRI

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I supplementari li inizia meglio il Parma e, se l’Inter reclama vanamente un rigore con Correa, è Onana a respingere una bella iniziativa di Camara e a bloccare una botta centrale di Mihaila. Il camerunese rischia anche su un diagonale di poco a lato di Hainaut, innescato da un passaggio sbagliato di Gagliardini. I ducali sembrano di nuovo a un passo dal sogno e invece all’inizio del secondo supplementare un pallonetto di testa di Acerbi, dopo una respinta di Buffon su cross di Dimarco, porta avanti gli uomini di Inzaghi. Proprio il difensore della Lazio al quale sabato a Monza il fischio “anticipato” di Sacchi toglie la rete del 3-1 che chiuderebbe il confronto. Il Parma non ne ha più e l’Inter adesso in Coppa Italia aspetta la vincente di Atalanta-Spezia.

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