L’Inter e il duello in mezzo: Eriksen c’è, Vidal ci prova. Quale dei due con il Milan?

Chris è in forma, la testa è leggera, ma Arturo spinge per esserci: sono pure questi i “problemi” (belli) di Conte

I duelli, quelli interni: questione di sorpassi e controsorpassi, di chance che aumentano e calano per una maglia da titolare. Sono quelli che banalmente definiamo “i problemi che qualsiasi allenatore vorrebbe avere”. L’abbondanza, dicono, meglio coccolarla piuttosto che avere l’infermeria piena. Solamente poco tempo fa, sembrava quasi assurdo che uno come Vidal (per definizione, “il guerriero di Conte”) potesse correre il rischio di restare fuori per una scelta tecnica: a maggior ragione in favore di Eriksen, un (ex) oggetto misterioso che pian piano si sta inserendo in questa Inter. D’altronde cv e piede non si discutono: era parecchio strano che non riuscisse a ingranare. Forse era solo questione di fiducia, anche in se stesso. E il fatto che al 45’ di Inter-Lazio abbia provato a parlare in italiano non è proprio da sottovalutare.

La logica suggerirebbe

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Finalmente il ghiaccio è stato rotto, ora non resta che continuare su questa strada. La magia nel derby di Coppa Italia poteva apparire come un fulmine a ciel sereno, la prestazione di domenica scorsa, invece, è stata completa e per altri aspetti conta parecchio di più di quella punizione: intelligenza tattica, centrocampo equilibrato (anche) grazie alla sua presenza e la solita, eccelsa tecnica. Ultimamente tanti hanno individuato nella (mancata) continuità di impiego il vero tallone d’Achille del danese. Per questo, logica vorrebbe che Conte possa insistere in questa direzione, con un tris in mediana formato da Christian e gli intoccabili Brozovic e Barella con Hakimi e Perisic (Young e Darmian le alternative) sugli out esterni. Come detto, lo suggerirebbe la logica. Perché, nonostante tutto, non è facile rinunciare a uno come Vidal.

La garanzia che non c’è

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Il cileno ha saltato la seconda semifinale di Coppa Italia contro la Juventus per squalifica, con la Lazio è mancato per un problema al ginocchio sinistro: negli ultimi giorni si è allenato comunque in solitaria, idem oggi aumentando l’intensità. E con tre giorni pieni a disposizione prima del derby la sua disponibilità non dovrebbe essere in dubbio. Al contrario di un posto che, come detto, Eriksen non ha intenzione di mollare: la condizione di Arturo è ancora da valutare, il suo ritmo da combattente si è visto solo a tratti in questa stagione (finora 26 presenze, due gol e due assist in tutte le competizioni). Se fosse al top sarebbe un giocatore semplicemente insostituibile, tuttavia al momento le garanzie – in primis fisiche – in ottica derby non ci sono.

I “problemi” che vorrei

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Così sale Chris, centrocampista totalmente differente, finalmente prezioso nella mediana nerazzurra. Allo stato attuale, se chiedessimo al tifoso interista di puntare un euro sul possibile titolare, probabilmente stravincerebbe lui: non ci sarebbe da sorprendersi, le sue quotazioni sono in netto rialzo. Anche se Vidal resta Vidal: e se giocasse come contro la Juve in campionato? E se la voglia di essere finalmente protagonista con l’Inter si rivelasse determinante? Se invece, in un derby magari tiratissimo ed equilibrato, servisse un lampo su calcio piazzato? Domande che Conte si starà ponendo: d’altronde qualsiasi allenatore vorrebbe avere certi “problemi”.

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