Si scrive Samir Handanovic, si legge storia dell’Inter. Il classe 1984 è il portiere con più stagioni nell’era dei tre punti, ben 10, e si è messo in scia a grandi del passato come Ivano Bordon e Walter Zenga. Una storia fatta di tante parate decisive e di una leadership, dentro e fuori dal campo, che gli è valsa il riconoscimento della fascia di capitano. Ma il calcio è fatto di cicli e il club nerazzurro ne vuole aprire uno nuovo, guardando al futuro con un talento cristallino come lo è André Onana, bloccato per luglio a parametro zero.
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LE CONDIZIONI – Piero Ausilio ieri ha concesso una lunga intervista in quello che è stato un vero e proprio manifesto programmatico in vista della prossima stagione. Il direttore sportivo nerazzurro si è soffermato anche sulla situazione relativa ad Handanovic, in scadenza di contratto al termine della stagione. In realtà ci sono diverse correnti di pensiero sulla questione all’interno della società, non così convinta di portare avanti questo matrimonio. Molto dipenderà dalla volontà di Samir di restare con un ruolo diverso, ovvero quello del secondo portiere alle spalle di Onana, e di accettare una forte riduzione dell’ingaggio rispetto agli attuali 3,2 milioni di euro netti. Nei prossimi giorni è previsto un primo contatto per capire le intenzioni del giocatore, l’Inter una scelta l’ha fatta da tempo e non intende tornare indietro. Le nuove gerarchie sono già delineate, ora tocca ad Handanovic decidere se adeguarsi o provare una nuova esperienza professionale. 