L'importanza di Pellegri per il Torino e quell'assenza di 5 mesi

TORINO – Domani, mercoledì, riprenderanno gli allenamenti per il Torino, al Filadelfia. Appuntamento alla luce del sole, ma riflettori idealmente accesi su Pietro Pellegri. Anche il suo pieno recupero alla causa sarà fondamentale per un’accelerazione del Toro in primavera e per una nuova risalita in classifica, dietro al sogno di un piazzamento utile per disputare i preliminari di Conference League (il settimo posto in graduatoria, ammesso che l’Inter vinca la Coppa Italia). Pellegri non gioca dal 6 novembre, a Bologna, quando si infortunò a una caviglia dopo pochi secondi. Quindi, a fine anno, un infortunio muscolare, con ricaduta a gennaio inoltrato.

Pellegri, Juric e la tabella del recupero

Da domani lavorerà in gruppo forzando in crescendo per tornare in buone condizioni di forma in vista della ripresa del campionato (il Toro giocherà il 3 aprile contro il Sassuolo). Se Juric potrà contare in primavera anche su Pellegri per alzare il coefficiente di pericolosità offensiva e segnare di più, in alternativa al pur rinato Sanabria, il Torino avrà maggiori chance di trovare nuove strumenti ed energie nella rincorsa in classifica. A 5 mesi di distanza dall’ultima volta, a Reggio Emilia si attende l’epifania a gara in corso del giovane centravanti. Il suo rendimento tra aprile e maggio potrà anche influenzare le scelte della società sul mercato degli attaccanti, in estate.

Torino, il centravanti e la fine della maledizione

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