Liga, il Siviglia perde l’occasione per conquistare la vetta

IDILLIO – Archiviato con soddisfazione il punticino conquistato con un atteggiamento decisamente pragmatico nell’ouverture di Champions di Torino, l’ex ct del Cile si ripresenta in Liga con un undici nuovamente sbilanciato in avanti, composto per intero da giocatori stranieri. Tra i forestieri c’è pure Sirigu, per la prima volta in campo dall’approdo a Siviglia. Il portiere sardo, sollecitato a più riprese dai padroni di casa, si rivela insuperabile. Primo inconveniente al quarto d’ora, quando va ko Rami, sostituito dallo spagnolo Escudero. Attorno alla mezz’ora, però, gli eurorivali della Juve si ritrovano inaspettatamente in avanti, alla prima vera occasione, quando il giapponese Kiyotake, dopo una sontuosa giocata, libera nello spazio l’ex Atletico Madrid Luciano Vietto, che insacca il primo gol con la nuova casacca. La disperazione dei locali si acuisce ulteriormente allo scadere, quando l’estremo difensore Yoel si fa cacciare per un fallo su l’ex Sampdoria Joaquin Correa, lanciato verso la rete.

OCCASIONE MANCATA – Ad inizio ripresa, Sampaoli, perde pure l’altro centrale Carriço, rilevato da Iborra. Si respira nervosismo e l’allenatore locale Mendilibar, alla 250ª in Liga, si fa cacciare. Il tempo di salire in tribuna, però, e l’ex Real Madrid Pedro Leon gli regala l’inaspettato pari, dopo un elegante controllo a centro area. Il Siviglia, forte della superiorità numerica, si getta in avanti alla ricerca del nuovo vantaggio. A una decina di minuti dal termine, Vitolo spara incredibilmente sull’esterno della rete, a porta sguarnita. Pochi istanti e l’Eibar si ritrova addirittura in nove, a causa di un’entrata criminale di Dani Garcia sull’attivissimo Vietto, ma il risultato non cambia più. Si allunga, così, a ben 21 partite la striscia negativa del Siviglia, che non si aggiudica una vittoria lontano dal Sanchez Pizjuan dal maggio del 2015, quando ottenne l’intera posta in gioco alla Rosaleda di Malaga.