Libri, yoga, quattro ruoli, ora anche uomo assist: l’anno di Danilo, aspirante senatore

Dalla difesa al centrocampo andata e ritorno, domenica il brasiliano è tornato in fascia e ha mandato in gol McKennie, suo quarto assist stagionale. Mentre in spogliatoio studia da Buffon…

Professione terzino. O forse no: più terzo di difesa, o centrale puro se serve, o addirittura centrocampista, play. Danilo Luiz da Silva di certo non s’annoia mai, in una Juve che cambia pelle per restituire ambizione anche al suo futuro. Lui è sempre stato un riferimento per gli allenatori, da quando è sbarcato all’ombra della Mole: lo era diventato subito la scorsa stagione con Sarri, si è confermato quest’anno con Pirlo.

IN CRESCENDO

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Sin dal suo approdo in piena estate 2019, aveva compreso che bisognava conquistarsi la piazza con pazienza e mostrando affidabilità. Un po’ perché si era invertito la strada con Cancelo – sul quale c’erano alte aspettative – e un po’ perché ad attenderlo c’era l’eredità di un certo Andrea Barzagli: compito pesantissimo, non per tutti. Eppure il brasiliano si è pian piano conquistato la fiducia dell’ambiente, risultato tra i più affidabili per rendimento e personalità.

INTOCCABILE

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Con Pirlo ha fatto davvero di tutto, basti pensare che nell’ultima settimana ha agito davanti alla difesa e coperto le fasce, prima sinistra e poi destra. Con il Genoa ha pure confezionato (per McKennie) il suo quarto assist stagionale: aveva fatto meglio (6) solo nell’annata 2015/16 al Real Madrid, sotto la guida di Zidane, e in quella precedente (5) nel Porto. Nella Torino bianconera ha evidentemente trovato il contesto ideale per vivere la maturità della sua carriera da calciatore, così da diventare un intoccabile anche nella Nazionale brasiliana.

FUTURO SENATORE

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Oltre al calcio, legge tanto – ha finito il suo primo libro in italiano: “Fatti il letto” – e fa yoga nel poco tempo libero a disposizione. Quest’anno, ha più volte preferito usufruire del J Hotel per recuperare meglio tra un allenamento e un altro, specie nelle settimane più delicate della stagione. Studia da senatore dello spogliatoio (forte di un contratto che lo lega al club bianconero fino al 2024) e Gigi Buffon è il suo prof preferito: non si può certo dire che non sia ambizioso.

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