Libertadores: Vidal fischiato e sfottuto dai tifosi ecuadoriani

TORINO – Se nella vita hai scelto di fare il calciatore sai perfettamente che, nel corso della tua carriera, spessissimo verrai fischiato, soprattutto quando la squadra in cui militi gioca in trasferta. Venire fischiati quando giochi una finale in campo neutro non è, però, impresa per tutti. Ci è riuscito El Rey Arturo Vidal, preso in giro ripetutamente e lungamente dal pubblico dell’Estadio Mounumental Banco Pichincha di Guayaquil, Ecuador, teatro dell’ultimo atto di Copa Libertadores in cui il suo Flamengo ha battuto 1-0 l’Athlético Paranaense grazie al guizzo del solito Gabriel Barbosa.

Un sonoro benvenuto a Vidal

Al 26′ del secondo tempo, il centrocampista cileno ex Juventus e Inter è stato mandato in campo da Dorival Júnior al posto di Thiago Maia ed è subito stato fatto oggetto di sfottò da parte degli spettatori neutrali: gli ecuadoriani presenti nell’impianto hanno cominciato a fischiarlo e a prenderlo in giro. Il motivo? Semplice, ovvio e legato al Mondiale che partirà tra meno di un mese in Qatar. Vidal è cileno e il Cile ha terminato le qualificazioni mondiali del gruppo Conmebol al 7° posto vedendo così sfumare, per la seconda edizione consecutiva, la chance di partecipare alla Coppa del mondo. I dirigenti federali cileni, i giocatori e i tifosi della Roja, però, hanno chiesto che venissero aperte delle indagini sul giocatore dell’Ecuador Byron Castillo, sostenendo che fosse… colombiano. Ma non basta: i cileni hanno chiesto a gran voce che la Tricolor ecuadoriana venisse penalizzata e che i 4 punti persi contro l’Ecuador venissero riassegnati al Cile, che avrebbe potuto così staccare il pass per il Qatar. La Fifa ha deciso però di bocciare il reclamo cileno confermando la classifica del girone: Ecuador in Qatar, la Roja davanti alla tv.

Occasione ghiotta, Vidal e il divano

Logica, dunque, la reazione dei tifosi di casa ieri sera a Guayaquil al momento dell’ingresso in campo del centrocampista: un mare di fischi quando viene annunciato il suo nome dagli altoparlanti dello stadio e poi quel coro, ripetuto per minuti lunghissimi, «No vas al Mundial», al Mondiale non ci vai, ci va il nostro Ecuador! La contestazione non pare aver turbato più di tanto la gioia del Rey Arturo: un attimo dopo il fischio finale dell’arbitro argentino Patricio Loustau Vidal s’è lanciato in festeggiamenti scatenati e in balli di felicità sul terreno di gioco. Negli spogliatoi ha poi continuato gustandosi un sigaro, mostrando la medaglia di campione e dedicando un messaggio social a quelli che lo hanno denigrato in questi mesi, sminuendo la sua scelta di dire sì al Flamengo: «Avevate detto che ero venuto in vacanza? Eccovi la Coppetta!». Pesa eccome, una Libertadores nel proprio palmarès. Non si preoccupi, El Rey Arturo: ora potrà riposarsi dalle fatiche di Copa sdraiato sul divano gustandosi le partite dell’Ecuador al Mondiale.

Flamengo campione, è "Vidal loca" per tutta la notte!

Guarda il video

Flamengo campione, è “Vidal loca” per tutta la notte!

Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi!

Precedente Striscione dei tifosi della Juve contro Gatti e Pinsoglio: il motivo Successivo Assunta Scutto, bronzo mondiale di judo: "Ho grande fede"/ "Dio mi dà forza"