Non sono stati mesi semplici per Mauro Zarate, ex conoscenza del calcio italiano che ha vestito le maglie di Lazio, Inter e Fiorentina. Dopo un periodo complicato conseguente all’addio al Boca Juniors e la perdita di stimoli con tre squadre cambiate nel giro di un anno, l’argentino ha optato per il ritorno in patria al Platense. Los Calamares hanno dato fiducia al 35enne, che ha ripagato il club con una prestazione super all’esordio in Primera Division andando in gol contro il Godoy Cruz. Ma Zarate non ha di certo dimenticato quanto successo nell’ultimo periodo.
Zarate, gol e confessione sul ritiro
In gol dopo 21′ dall’ingresso in campo in Platense-Godoy Cruz, il classe ’87 ha rotto un digiuno che durava da febbraio. A Vicente Lopez Zarate kid sembra essersi ritrovato, dopo aver addirittura pensato di appendere le scarpette al chiodo. A svelarlo è stato lo stesso ex Inter, che ha confessato ai media argentini: “Avevo tanta voglia di giocare, ma a volte mi è anche venuto in mente di smettere e godermi la mia famiglia. Il calcio e la famiglia sono tutto per me, sono la mia vita. Ma non so fare altro, quindi eccomi qui. Oggi sono felice perché ho preso questo impegno col club e farò del mio meglio per onorarlo“. Grazie al suo gol, all’81’ su rigore, il Platense ha vinto 2-1 contro il Godoy: “Oggi abbiamo vinto una finale, ne mancano ancora 26 per noi“.
Zarate, i numeri dell’argentino in Italia
Ormai lontano dalla Serie A da cinque anni, Zarate ha calcato i campi italiani per sei stagioni segnando oltre 30 gol. L’esordio nel Bel Paese è arrivato il 31 agosto 2008 con la maglia della Lazio, con l’inizio super con la doppietta siglata al Cagliari. MZ10, con i biancocelesti, ha saputo mostrare a tutti il proprio talento, fatto di giocate sopraffine e tanta fantasia. Ma non sono mancati anche i malumori e le scelte sbagliate, col giocatore messo fuori rosa dal club di Lotito dopo aver mentito su una malattia per andare in vacanza alle Maldive. L’avventura con i biancocelesti, prima dell’epilogo con tanto di causa risolta dal Collegio Arbitrale, è stata la migliore vissuta in Italia dall’argentino che poi tra Inter e Fiorentina non ha di certo brillato in termini di numeri. Con i nerazzurri sono arrivati infatti solo tre gol in 31 presenze, con la Viola sette reti in 27 match giocati.