L’ex bianconero Pasquato: “Alla Juve giovani poco valorizzati. E l’etichetta di nuovo Del Piero…”

Christian Pasquato, ex talento della Juventus, ha studiato Alex Del Piero in allenamento carpendo i segreti su come si battono le punizioni. E ieri il classe ’89 ha fatto vincere il suo Trento con un tiro piazzato degno del Pinturicchio che ha battuto il portiere della Giana Erminio e regalato i tre punti alla squadra di mister Parlato. Ai microfoni di Itasportpress.it, l’ex bianconero ha parlato del suo gol decisivo per la vittoria della squadra trentina ma anche della Juventus. “Quando mi allenavo a Vinovo studiavo Del Piero. La mia punizione non è stilisticamente simile alle sue ma sicuramente è efficace come quelle che calciava l’ex numero 10. Il Trento ha preso i tre punti e adesso guardiamo avanti visto che il prossimo avversario è la capolista Pro Vercelli. Nostro obiettivo è la conferma della categoria anche se sognare è bello ma dobbiamo rimanere umili”.

JUVENTUS – Pasquato ha messo in mostra il suo talento nella Primavera juventina tra il 2003 e il 2008 dove faceva impazzire i tifosi con le sue punizioni che sembravano proprio simili a quelle calciate magistralmente da ‘Pinturicchio’. Il rimpianto è legato al fatto di non aver vissuto l’esperienza del primo scudetto dell’era Conte. Pur essendoci andato vicino…: “Feci tutto il ritiro e le cose andarono molto bene – ammette Pasquato – poi giocai qualche amichevole da titolare, ma da un giorno all’altro mi ritrovai a essere la sesta scelta. Su di me non è mai stato fatto un progetto serio e l’etichetta di nuovo Del Piero non mi ha aiutato. Peccato. Purtroppo uscire dal settore giovanile e affermarsi in prima squadra è molto difficile. I calciatori del vivaio si valorizzano in altri club e infatti è più semplice affermarsi altrove e poi tornare a Torino. La Juve di Allegri è in difficoltà ma anche le altre squadre si sono rafforzate. Certo i problemi ci sono ma hanno la qualità tecnica per superare questa crisi”.

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