Si vede che Josè Altafini è della vecchia scuola (d’altronde a luglio ne ha festeggiati 78), quella in cui – anche perché non c’erano procuratori, uffici stampa ingombranti e “buonismo” da dichiarazioni televisive – un gol “è”un gol e non c’è ex squadra che tenga. Il gol è il massimo per un centravanti come fu lui, antesignano del “tradimento” al Napoli per la Vecchia Signora 44 anni prima di Higuain. Al quale “Core ‘ngrato”, dal soprannome che in zona Vesuvio gli diedero dopo il gol del 2-1 juventino segnato al Napoli nel campionato ‘74-’75, dà un consiglio ‘old style’ ”Se segni al Napoli devi esultare”, ha detto l’ex attaccante intervistato da Sport Mediaset. “Higuain deve andare in campo e giocare la sua partita poi se segnerà deve esultare, come tutti. Lui non esulta contro il Napoli, esulta per la sua squadra e per i suoi tifosi. Chi non esulta quando segna contro l’ex squadra sbaglia”.
“al napoli serviva bacca” — Altafini ricorda poi come andò in quell’estate di 42 anni fa: “Quando finì il mio contratto a Napoli nessuno mi disse niente, andai via perché non mi avevano tenuto, c’erano 5 squadre su di me e ho scelto la Juventus”. Dal singolo, Higuain, alla partita, Juve-Napoli: “Sarà importante e deciderà molte cose: se il Napoli vuole lottare per lo scudetto non deve perdere, altrimenti la Juve se ne va via. Il Napoli fa spesso degli errori sul mercato: quando ha venduto Higuain, ad esempio, si è fissato su Icardi quando c’era Bacca sul mercato che aveva segnato molti gol nello scorso campionato. Avrebbe dovuto prendere il colombiano”.
