L’eterna giovinezza di Quagliarella. Giampaolo: “Non è qui per fare la chioccia”

Il capitano compirà 40 anni a gennaio, ma quando entra in campo sposta subito gli equilibri di una partita: dall’assist in coppa Italia, al finale della gara con l’Atalanta in campionato. E ora aspetta la Juventus…

Una manciata di secondi dopo essere entrato in campo al posto di Caputo contro la Reggina in coppa Italia, il 5 agosto scorso, Fabio Quagliarella ha costruito l’azione per De Luca, messo giù in area da Pierozzi. Da lì è nato il rigore decisivo per la vittoria e il passaggio del turno segnato da Sabiri. Una storia simile domenica scorsa con l’Atalanta: entrato in campo a un quarto d’ora dalla fine, sul punteggio parziale di 0-1, ha piazzato subito un diagonale fuori di un soffio e poi ha colpito una traversa. “Prestazione notevole a livello balistico”, ha sintetizzato Giampaolo. Il quale, poi, sul ruolo del capitano, 39 anni, in questa stagione, è stato chiarissimo: “Fabio non è certo rimasto qui per fare la chioccia, ma semmai perché è un attaccante di valore”. Poi, è chiaro, da lui ci si aspetta legittimamente anche un aiuto e un sostegno sul piano psicologico soprattutto per i compagni con minore esperienza. Ma, questo, da parte di Fabio mai è mancato già nella stagione scorsa, quando si è riscoperto leader molto meno… silenzioso di quanto sarebbe stato un tempo.

IL DOMANI

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Sarebbe assolutamente prematuro parlare oggi del domani di Quagliarella, all’inizio di una stagione molto speciale per i blucerchiati, innanzitutto sul piano societario. Però, nell’ottica di un futuro ancora molto lontano, un’idea se l’è già fatta lo stesso Giampaolo, che vede Quagliarella come membro dello staff tecnico, con “delega” totale sulla preparazione degli attaccanti. I quali, da Fabio al loro fianco, Giampaolo ne è più che convinto, avrebbero moltissimo da imparare.

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