L’Epifania e il “suo” verdetto: spesso il campionato si è deciso il 6 gennaio

Diverse gare disputate il 6 gennaio sono risultate, soprattutto nel nuovo millennio, essenziali per l’assegnazione dello scudetto

redazione nc.it

2 gennaio

Il 6 gennaio è data interessante e spesso cruciale per le sorti di un campionato. Del resto, Epifania significa letteralmente  “apparizione” e nella calza può comparire di tutto, dal carbone di una sconfitta amara al luccichio di uno scudetto.

Ecco perché, a titolo acquisito, spesso si individua nella vittoria nel turno della Befana il vero e proprio turning point risolutivo di una stagione: quel momento in cui la squadra si prende tre punti pesanti come un macigno, magari in uno scontro diretto, oppure non ostante mille problematiche.

1)6 GENNAIO 2004: ROMAMILAN 1-2

In un campionato dalle sfumature incerte, la Roma capolista ospita i rossoneri, secondi a -3 in classifica. I giallorossi, reduci da sette vittorie consecutive, sembrano aver messo la freccia verso il titolo e con un ulteriore successo manderebbero a -6 i Diavoli. Il Milan però gioca la partita perfetta: doppietta di Shevchenko, inutile il provvisorio pari di Cassano. Tre punti fondamentali per l’aggancio in vetta, che a fine anno si riveleranno decisivi per la conquista dello Scudetto, che nella Milano rossonera latitava da cinque anni.

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2) 6 GENNAIO 2010: CHIEVO-INTER 0-1

L’Inter di Mourinho corre verso il quinto titolo consecutivo; ha chiuso l’anno solare 2009 a +5 sui cugini rossoneri

e fa tappa per la Befana in casa del Chievo. Il match viene risolto da Balotelli, che salta secco Sorrentino e deposita il pallone in rete. Un episodio durante la gara coi clivensi compatta ulteriormente il già granitico spogliatoio nerazzurro: in uno scontro di gioco con Pellissier, Cristian Chivu rimedia una dolorosa lesione al cranio e viene ricoverato in ospedale d’urgenza. Da lì in poi giocherà col caschetto protettivo, col quale solleverà lo scudetto a fine stagione.

3)6 GENNAIO 2011: CAGLIARI-MILAN 0-1

A +3 sulla coppia Lazio-Napoli, la capolista Milan sbarca in Sardegna, attesa dai rossoblù. La gara è spigolosa: i padroni di casa mettono in apprensione i rossoneri e colpiscono un palo nel primo tempo. Mister Allegri, ex di giornata, viene salvato dall’uomo che non ti aspetti: a cinque minuti dalla fine la meteora Strasser riceve un delizioso pallone da Cassano appena dentro l’area e mette dentro il gol che vale tre punti pesanti per morale e classifica, se è vero che nella stessa giornata Lazio e Napoli si fermano e consentono l’allungo rossonero. Il Milan a fine anno alza lo scudetto.

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4) 5 GENNAIO 2014: JUVENTUSROMA 3-0

Reduce da nove vittorie di fila, la Juventus capolista ospita la Roma, seconda a -5, nello scontro-verità sulle sorti del campionato. La gara diventa una prova di forza dei bianconeri, che aprono con Vidal, raddoppiano con Bonucci a inizio ripresa e trovano pure la terza rete con Vucinic su rigore. Alla Roma saltano i nervi: i giallorossi finiscono in nove e vedono definitivamente sfumare le opportunità di scudetto, che per la terza volta di fila prende casa a Torino, sponda Juve.

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5) 6 GENNAIO 2018 CAGLIARI-JUVENTUS 0-1

I bianconeri, da sei anni dominatori in Italia, stavolta inseguono a -1 dal Napoli di Sarri. La Juventus fa tappa a Cagliari, con l’obbligo di rimanere in scia degli azzurri. I sardi però mettono a ferro e fuoco l’area bianconera, andando vicino al gol con Pavoletti e colpendo un palo con Farias. A un quarto d’ora dalla fine Bernardeschi sblocca però la gara a favore de i bianconeri. Polemiche nel finale per un tocco di braccio dello stesso giocatore della Juve in piena area, ma il risultato non cambia più. Con i tre punti nella calza della Befana, i bianconeri di Allegri superano l’ostacolo Cagliari e restano attaccati a l Napoli: alla fine lo scudetto finirà di nuovo sulle maglie della Juve.

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