L’Empoli padrone della B e la lotta Lecce-Salernitana

MERAVIGLIOSA CAPOLISTA – Salutiamo la capolista! Come pensare d’altra parte che possa riuscire a qualcuno di arrestare la marcia trionfale verso la A dei toscani se neppure l’emergenza sanitaria è stata capace di arginare la meravigliosa compagine di Dionisi? Meravigliosa, sì! Perché una squadra che perde una sola volta in 33 giornate, passa indenne attraverso l’emergenza sanitaria e non smarrisce motivazioni, non può essere definita in altro modo. Se ci fossero dubbi residui, la vittoria schiacciante contro il Brescia li sbriciola definitivamente tutti.

QUESTIONE DI MERITO – L’Empoli in A è la vittoria del merito sportivo, l’unica bussola che dovrà orientare ora l’Assemblea di Lega convocata per oggi pomeriggio dal presidente Mauro Balata per trovare una soluzione logica e ragionevole dopo la nuova incursione di una Asl che ha spedito in quarantena il Pescara e modificato d’imperio il calendario. È stato così riaffermato il principio sancito dalla sentenza della Corte d’Appello su Lazio-Torino lo scorso 30 marzo, ovvero che le ordinanze delle autorità locali di vigilanza sanitaria hanno la prevalenza su protocolli e regolamenti sportivi di Figc e Leghe. Tant’è. Ma ora bisogna salvaguardare uno dei tornei più avvincenti degli ultimi anni con obiettivi contendibili e verdetti da scrivere. E servirà lo sforzo di tutte le parti in causa senza immaginare di trarre possibili vantaggi da una situazione che, inciampando in non auspicabili contenziosi, potrebbe togliere valore anche economico alla Serie B. Ancora una volta servirà applicare la regola del bene comune!

GONDO BRACCA IL LECCE – Il campo, intanto, continua a raccontare storie incredibili. Come quella del Lecce che a Vicenza salta un altro ostacolo verso la promozione diretta con l’ennesima prova di forza e qualità, le virtù che il direttore Corvino ha saputo preservare in un gruppo arricchito adeguatamente una volta persa la A. Ma la giornata ne offre tante di avventure da rimarcare. Come quella di Gondo recuperato e portato da Castori in panchina contro il Venezia e diventato nel finale batticuore dell’Arechi l’uomo dei sogni della Salernitana. Un’altra invenzione del direttore Fabiani che lo ha scovato al Rieti dandogli un’opportunità. E l’ivoriano ha ripagato tutti con 2 gol in 2 minuti dei 5 finali. Prodezze inestimabili. Zanetti non crede ai suoi occhi, ma deve rassegnarsi ai playoff dove la sua squadra, manovriera e sfrontata, organizzata e spietata, reciterà un ruolo da protagonista ritrovando i gol di Forte. Meritatamente.

C’E’ ANCHE BARONI PER I PLAYOFF – A proposito di meriti ne ha tanti Marco Baroni che piega una spigolosa Reggiana e s’affaccia con la sua Reggina sul perimetro playoff. Una volta lì, può succedere di tutto con un tecnico che gli spareggi li ha già vinti firmando la storica prima promozione del Benevento. Un’impresa indelebile. Ne servirà un’altra simile!

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