Lega, ecco l’advisor: scelto l’istituto Lazard. Al voto partecipano 15 club

Fra gli assenti Napoli, Fiorentina e Milan, che hanno lasciato la riunione in anticipo. Casini: “Ci assisterà nella scelta sulle manifestazioni di interesse per private equity e finanziamenti”

L’Assemblea della Lega Serie A ha votato all’unanimità (anche se hanno partecipato al voto 15 club, tra i 5 assenti Napoli, Fiorentina e Milan che hanno lasciato la riunione in anticipo) la scelta del suo advisor, l’istituto Lazard, che, come spiega il presidente Lorenzo Casini, “sarà lo strumento che ci assisterà nella scelta sulle manifestazioni di interesse per private equity e finanziamenti (in pratica la valutazione delle offerte dei fondi, ndr.). Un’attività che avverrà comunque dopo la procedura d’assegnazione dei diritti tv visto che c’è già il bando. Le due procedure sono separate in modo da non essere condizionate”.

Si parla poi dello sfogo di Aurelio De Laurentiis, che uscendo dall’Assemblea ha detto: “Stanno svendendo il calcio”. Casini precisa: “C’è stato un momento di chiarimenti sul bando dove si è avuto un minimo di discussione, ma non su temi all’ordine del giorno. Sul futuro del nostro calcio noi restiamo ottimisti”.

per l’emilia romagna

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Il presidente ha poi annunciato un’iniziativa in favore dell’Emilia Romagna: “Raccogliendo l’invito del Presidente della Repubblica Mattarella, l’Assemblea ha deliberato di destinare il 10% dell’incasso della finale di Coppa Italia (ovvero tutta quota della Lega, ndr.) in favore dell’Emilia Romagna; la Lega ha deciso di mettere a disposizione della Regione queste risorse. L’importo andrà calcolato, ma è una cifra intorno a 300 mila euro”.

razzismo

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Il presidente ha parlato a lungo anche di razzismo, partendo dall’adozione della strategia di sostenibilità a salvaguardia dei diritti umani e dell’inclusione: “Il razzismo non è un fenomeno solo italiano, questo non ci deve consolare ma far capire quanto sia grave. Lo stadio e il calcio sono parte della società e certi fenomeni non li può risolvere il mondo dello sport da solo. Il nostro obiettivo è di sradicare entro il 2030 ogni forma di discriminazione, ma bisogna partire dalle scuole, la repressione aiuta ma non risolve”.

giustizia sportiva

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Infine sulla riforma della giustizia sportiva: “Oggi non ne abbiamo parlato, ma l’auspicio che abbiamo è quello di avere tempi certi e rapidi. Il modello sognato è quello del Tas di Losanna che durante le Olimpiadi decide in 24 ore. Non pretendiamo tanto, ma le tempistiche vanno comunque accorciate”.

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