L’effetto sulla Borsa: il titolo apre in ritardo, poi perdite pesanti prima di dimezzare il calo

I bianconeri non riescono a fare il prezzo in avvio di contrattazioni per un calo teorico dell’11,2% del valore

Arriva anche in Borsa il primo contraccolpo della penalizzazione di 15 punti decisa venerdì scorso dalla Corte federale d’appello: la Juventus non riesce a fare prezzo in Borsa in avvio di contrattazione, per un calo teorico dell’11,2% del titolo al momento dell’apertura di inizio settimana. Gli scambi sono partiti attorno alle 9.30 con una perdita iniziale del 9,63 % a 0,29 euro, sceso poi all’8% e stabilizzato nel giro di una decina di minuti attorno al 7,33% a 0,3046 euro. Alle 11 il titolo aveva ridotto le perdite, dimezzandole rispetto ai minimi iniziali, attestandosi su -5,2% a 0,311 euro.

Dopo la sentenza

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Si tratta della prima verifica sui mercati dopo la sanzione arrivata dagli organi di giustizia Figc alla Juventus, arrivata dalla giustizia sportiva ma per ragioni strettamente collegate ai bilanci: quelli del passato, perché la condanna fa seguito alla contestazione sull’inquinamento dei conti per plusvalenze sulla compravendita di giocatori, ritenute dall’accusa fittizie, e per i bilanci futuri, viste le ricadute sui ricavi a venire che si profilano alla luce di una classifica più bassa rispetto a quella a cui ambisce la Juventus.

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