Leao stecca, il Milan pure: il segnale lanciato da Pioli contro il Torino

Il Milan si ferma a Torino e scivola al terzo posto della classifica, a -6 dal Napoli capolista. La prima sconfitta esterna subita dai campioni d’Italia in questo campionato e in tutto il 2022 rischia quindi di costare carissimo alla squadra di Pioli, non solo per la preparazione della decisiva partita di Champions League contro il Salisburgo, in programma mercoledì a San Siro, ma soprattutto per il contraccolpo psicologico che la squadra rischia di subire proprio nel testa a testa con la squadra di Spalletti.

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I “senatori” tradiscono il Milan

Il ko del Grande Torino arriva infatti appena due settimane dopo la sofferta affermazione di Verona, nella notte che aveva incoronato il Milan come l’unica formazione dei principali campionati europei ancora senza sconfitta in campo esterno nell’anno solare. Al Bentegodi un guizzo di Tonali aveva scacciato i cattivi pensieri e tenuto Pioli in scia al Napoli, a Torino invece a tradire sono stati proprio i senatori del Milan. O almeno quelli in campo. Da Theo Hernandez fino allo stesso Tonali, sostituito a metà ripresa, ma soprattutto Rafa Leao, che ha pagato per tutti insieme a Brahim Diaz e Kalulu il brutto primo tempo giocato dal Milan contro i granata.

Il Milan perde, Leao fa arrabbiare Pioli

Sì, perché in una serata che ha visto in generale i campioni d’Italia giocare sottoritmo, le due clamorose occasioni sprecate da Leao nei primi cinque minuti hanno avuto un peso determinante sull’andamento della partita. Prima un rimbalzo letto male, poi un piatto destro malamente sballato dall’interno dell’area. Di fatto la partita offensiva del Milan è finita qui, visto che in 90 minuti i rossoneri hanno prodotto un solo tiro in porta, quello di Messias autore dell’1-2, ma è finita pure quella di Leao, mai più in grado di riconnettersi con il match e con i compagni nel resto del primo tempo.
Non rivedere Rafa sbucare dal tunnel degli spogliatoi ad inizio secondo tempo ha sorpreso tutti, dai tifosi del Milan allo stadio e davanti alla tv, forse agli stessi compagni di squadra, fino ovviamente al diretto interessato.

Leao, prima sostituzione tecnica dopo 13 mesi

Non si può certo pensare a una scelta tecnica in ottica Champions League, bensì a una “punizione” per la prestazione offerta dal portoghese contro il Torino, non solo per i gol sbagliati, come fatto intuire da Pioli nel post-partita. Del resto i numeri spiegano l’atipicità della serata vissuta da Leao, che non veniva sostituito per scelta tecnica da oltre un anno: 25 settembre 2021, a La Spezia, 0-0 all’intervallo e alla fine Milan vincente 2-1 grazie al guizzo in extremis di Christian Maldini. Da quel giorno Leao ha concluso anzitempo 21 partite, 15 nello scorso campionato e sei in quello attuale, ma mai per cattivo rendimento e venendo anzi sostituito in nove di esse negli ultimi 10 minuti. Quest’anno, in particolare, il portoghese non aveva mai giocato meno di 65 minuti, eccetto l’ultima gara contro il Monza, in cui era subentrato dalla panchina, e quella contro la Sampdoria, chiusa in avvio di ripresa per la doppia ammonizione costatagli la squalifica contro il Napoli. Il Milan non perdeva in campionato con Leao in campo dal 17 gennaio scorso a San Siro contro lo Spezia e in trasferta dal 20 novembre a Firenze, data dell’uiltimo ko esterno prima di una lunghissima striscia utile sulla quale Pioli ha costruito l’annata dello scudetto. Ora sei punti da recuperare sul lanciatissimo Napoli possono sembrare tantissimi, soprattutto se le proprie stelle si prendono serate di vacanza…

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