Leao-Scamacca: l’ultima da avversari prima di ritrovarsi alla corte di Ibra?

L’azzurro potrebbe raggiungere il portoghese al Milan nella prossima stagione. Ma ora ha un conto in sospeso da regolare coi rivali, dopo il 3-4 nella finale U18 del 2018

Dal nostro inviato Alex Frosio

31 maggio – lubiana (slo)

Avversari oggi per guadagnarsi un posto nelle prime quattro d’Europa, magari vicinissimi in un domani imminente, se le strade del mercato – già impostate sui navigatori come destinazioni possibili – li porteranno sotto la stessa ala protettrice dello svedese con la Z. Rafael Leao è il 9 del Portogallo e già da un annetto e mezzo va a ripetizioni quotidiane da Ibrahimovic.

Gianluca Scamacca è l’11 dell’Italia e di Zlatan potrebbe essere l’alter ego, per struttura fisica e movenze da gigante con i piedi educati. Il 9 e l’11, una coppia perfetta anche nella numerologia tradizionale del pallone. Ma per il mercato ci sarà tempo e modo: il qui e ora è stasera a Lubiana, in uno stadio parzialmente riaperto (venduti un migliaio di biglietti), per un posto nelle semifinali dell’Europeo Under 21.

conto in sospeso

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Due mesi fa, nella fase a gruppi, Scamaccone ha lasciato il segno con il primo gol azzurro nella manifestazione, alla Repubblica Ceca, e poi purtroppo pure con l’espulsione contro la Spagna che gli ha fatto saltare l’ultima, l’esplosivo 4-0 alla Slovenia. Ma con i portoghesi, come molti suoi compagni, ha un conto in sospeso: li ha già bucati nella famosa finale dell’Under 19 del 2018, il gol della speranza per il 3-3 nei supplementari. Ma finì 4-3 per gli altri. Lui di Nicolato è un fedelissimo, come molti altri di questa Under 21. Un’unita di gruppo che fa dire al c.t.: “Questo gruppo non ha mai sbagliato una partita sotto il profilo dell’atteggiamento. Mi aspetto di vedere una squadra coraggiosa, che non ha paura di nessuno”. Scamacca non ha bisogno di sentirselo dire: il suo gioco, semplicemente, è già così.

scelte

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Leao a marzo nei gironi non c’era, a causa di un problema muscolare che gli fece saltare anche il ritorno degli ottavi di Europa League con lo United. Non che al Portogallo mancassero – o manchino – le soluzioni offensive, sia per uomini – Dany Mota, Conceiçao, Tiago Tomas, Jota – sia per assetto (tridente o trequartista, con Fabio Vieira che può fare il sottopunta o l’ala), ma gli manca Trincao. Anche l’Italia è ricca di talento davanti, ma con qualche dubbio: di fianco a Scamacca potrebbe esserci Cutrone – suoi gli ultimi due gol azzurri, alla Slovenia – ma l’ex milanista ha giocato davvero pochissimo a Valencia e il ragazzo in rampa di lancio Raspadori scalpita (il problemino muscolare è superato), mentre Pinamonti – altro fedelissimo – e Sottil hanno pure loro pochi minuti nelle gambe. C’è da perforare un Portogallo che non ha ancora preso gol (1-0, 2-0 e 3-0) e che ha lo stesso palleggio della Spagna – bloccata dagli azzurri nei gruppi – ma con più capacità e voglia di andare in verticale. Verso la direzione preferita di Leao.

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