Leao, prima uragano e adesso triste

Oh Leao, Leao perché sei tu Leao… Verrebbe voglia di ricorrere al verso di Shakespeare per incitare il giovin Leao a rinnegare non la propria schiatta bensì l’ultimo, pallido sosia di quel spettacolare cavallo di razza capace con le sue cavalcate di trascinare il Milan allo scudetto nel maggio del 2022 così trovando una qualche spiegazione attendibile su questo incredibile e indecifrabile sdoppiamento calcistico. Un uragano fino a qualche mese fa, adesso un ragazzo triste e solitario soprattutto, alle prese con un rendimento che pone quesiti mai accarezzati nemmeno nei giorni successivi al trasferimento dal Lilla a Milanello quando i social partorirono avventati paragoni («è il nuovo Niang!»). Può darsi che a Leao manchi la vitamina del gol, indispensabile per un attaccante per recuperare entusiasmo, autostima e diciamo anche, nel caso specifico, quell’esuberanza di sfidare uno contro uno chiunque s’avventurasse sulla sua striscia di prato.

L’ultima prodezza

L’ultima volta in cui riuscì a recitare una serata da protagonista fu a Lecce, il 14 gennaio scorso avviando la rimonta (dallo 0-2 al 2-2) completata da Calabria e poi sfiorata da Messias (palo). Di sicuro c’è una segnalazione proveniente da Pioli che è tra l’altro un attendibilissimo cronista di quel che accade a Milanello («in allenamento gli riesce tutto, in partita quasi niente» si può sintetizzare così il riscontro dopo il deludente 1-1 con la Salernitana). Persino il cambio di sistema di gioco viene considerato dallo stesso Pioli un passaggio approvato dall’interessato, sottratto peraltro ai compiti di recupero della posizione ricevuti per il 4-2-3-1 e divisi, da perfetti compagni di ventura, con Theo Hernandez. Allora il primo pensiero va magari ai ritardi e ai rinvii della questione contrattuale immaginata da Maldini prima del Mondiale in Qatar, a metà novembre, poi rinviata di settimana in settimana, di mese in mese, per scoprire alla fine che l’argomento non è più in agenda, anche per via di un calendario fitto di impegni.

Il mercato

L’altro pensiero, attraverso il sondaggio dei cronisti di calciomercato, è che non ci sia all’orizzonte un acquirente dichiarato, un vero, estimatore delle sue qualità sparite all’improvviso e che l’attuale “stallo” abbia procurato un disincanto nell’interessato così da giustificare le esibizioni del 2023 che non sono state mai esaltanti. Nessuno sa con assoluta certezza cosa succede a Leao, si possono solo fare delle ipotesi. E aspettare di ritrovare, all’improvviso, quel Leao che ha fatto innamorare il mondo Milan.

Antonini, appello a Leao: "Resta al Milan per crescere ancora!"

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Antonini, appello a Leao: “Resta al Milan per crescere ancora!”

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