Le intercettazioni: da “la Juve ha fretta” alla prof che esulta “con Suarez si vince la Champions”

Non c’è nessun indagato della società bianconera, “che non ha fatto pressioni”. Da Paratici “solo una telefonata di cortesia”

Com’è nata l’idea di scegliere l’Universita’ per stranieri di Perugia per l’”esame farsa” di italiano di Luis Suarez? Nell’inchiesta della procura della repubblica di Perugia questa domanda sta prendendo sempre più il sopravvento. Ieri si è appreso dell’allargamento dello spettro dell’indagine che ora non riguarda soltanto il “falso” e la “rivelazione del segreto di ufficio”, ma anche la corruzione, meglio il “concorso in corruzione” citato nell’avviso di garanzia per la rettrice Giuliana Grego Bolli e il direttore generale dell’Ateneo Simone Olivieri.

FRETTA E CHAMPIONS

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E proprio in una delle conversazioni intercettate Olivieri cita il nome del top manager juventino Fabio Paratici. “La Juventus ha fretta”, questa la frase registrata. Ma i pm sono molto prudenti e nessuna persona riconducibile alla società risulta indagato, e lo stesso Selvaggio Sarri, il tenente colonnello che ha guidato in queste settimane il lavoro investigativo della Guardia di Finanza (da ieri è passato però a un altro incarico), aveva parlato due giorni fa di “assenza di pressioni” spiegando invece di un’Università “ammaliata dalla possibilità di rapporti futuri con la Juventus”. Una frase illustrata in un’intercettazione da quel “con lui vinciamo la Champions” pronunciato dalla stessa professoressa incaricata di preparare Suarez per l’esame.

IL TRAMITE

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Tutto sarebbe cominciato comunque nell’altra Università cittadina. È quanto ha ricostruito stamattina il “Corriere della sera” raccogliendo la testimonianza di Maurizio Oliviero, rettore della Statale. È lui a raccontare di aver ricevuto una telefonata dello staff della Juve sulla possibilità di poter effettuare l’esame di italiano per il conseguimento del livello B1 necessario per ottenere la cittadinanza italiana. A quel punto, Oliviero indica l’Universita per stranieri e parla con la Rettrice e il direttore generale. “Dopo di che non ho saputo più nulla”. A esame effettuato, il Rettore dice di aver ricevuto una “telefonata di cortesia” di Paratici, “l’entourage del giocatore era rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta”. Oliviero non risulta indagato e sarà ascoltato dai pm nei prossimi giorni.

MANCATA LEALTÀ’

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Quanto ai riflessi sportivi dell’inchiesta penale, sarà formalizzata in queste ore la richiesta a Perugia della procura della Federcalcio per avere gli atti. La procura della Repubblica dovrebbe rispondere positivamente riguardo le carte che non sono a rischio di “inquinamento probatorio”. Gli esperti di diritto sportivo sono piuttosto prudenti e ritengono il quadro ancora troppo in divenire per poter ipotizzare la contestazione alla Juve di un reato sportivo. Se da una parte c’è un articolo specifico, il 32, approvato dopo la Passaportopoli del 2001, che punisce la “falsificazione” o “alterazione” per violare il tesseramento, allo stato dell’arte sembra più probabile la possibilità di agire in base all’articolo 4 (ex articolo 1) sulla “mancata lealtà”.

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