Lazio, un tracollo che va cancellato

ROMA – È uno schianto in Italia, rischia lo schianto in Europa. Lo specchio riflette due volti come il ritratto di Dorian Gray. La Lazio del campionato è la Lazio della difesa da scudetto, dei sei clean sheet, del terzo attacco, del Sarriball. La Lazio d’Europa ha vinto solo una volta, ha incassato 9 gol in 4 partite, 5 solo all’andata contro il Midtjylland, ne ha segnati 7 (differenza reti -2). Con lo spirito, il gioco e le idee del campionato, ma con uomini in parte diversi, la Lazio può giocarsi al massimo le ultime due partite del girone F. Sarri oggi è terzo, vincendo le ultime due partite passerebbe la fase a gruppi da primo o da secondo. Punta al primo posto per garantirsi un accesso comodo agli ottavi altrimenti dovrebbe passare dal play-off (il terzo posto spinge in Conference League). Due vittorie contro Midtjylland (domani) e Feyenoord (il 3 novembre a Rotterdam) non è detto che bastino per il primo gradino. Lo Sturm Graz è l’unica squadra che può finire a 11 punti (vincendo contro Feyenoord e Midtjylland), considerando il doppio scontro diretto contro la Lazio (finito in doppia parità) il primo posto si deciderebbe in base alla differenza reti complessiva.

La rivincita

Sarri è stato chiaro domenica dopo Bergamo: «Giovedì c’è da lottare e giocare». C’è da cancellare la resa umiliante di Herning, quel 5-1, il peggior risultato europeo da 22 anni. Mau deve riuscire a blindare la porta di Provedel anche in Europa: soltanto Zurigo (14 gol subiti) e Nantes (10) hanno incassato più reti della Lazio in tutti i gironi. E solo due volte i biancocelesti hanno contato almeno 10 reti subite durante la prima fase di un’edizione di Europa League (nelle stagioni 2009-10 e 2018-19). Ma la doppia cifra di gol beccati fu superata sempre all’ultima giornata.

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La scossa

La Lazio non vince da tre partite in questa Coppa, nel 2018-19 chiuse con quattro sconfitte consecutive. C’è un dato favorevole: la squadra è rimasta imbattuta nelle ultime sei partite casalinghe di Europa League, anche se quattro di queste sono terminate in parità (2 vittorie). Servirebbe un Olimpico colmo, fino a ieri erano stati venduti 8.000 biglietti. Mancano due bonus da qui a novembre, non possono essere falliti, bisogna centrarli per evitare calcoli complicati. Il pareggio contro lo Sturm all’Olimpico, dopo il doppio vantaggio e dopo aver resistito in 10, costringe ad accelerare nel finale. Per Sarri e la Lazio ricomincia il ciclo di partite ininterrotte, la settimana liscia che ha intervallato le sfide contro Udinese e Atalanta è stata un’eccezione. Da domani al 13 novembre il calendario si svilupperà tutto d’un fiato: Midtjylland, Salernitana, Feyenoord, Roma, Monza e Juventus prima dello stop Mondiale. Mau medita di non interrompere subito gli allenamenti, di proseguirli per una decina di giorni. A fine novembre scatterebbe uno stop di altrettanti dieci giorni ed è in fase di studio un ritiro estero, potrebbe iniziare intorno al 12 dicembre, si concluderebbe il 23.

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