Lazio-Torino, Gravina: “Impossibile giocare. Juve-Napoli caso diverso”

ROMA – Lazio-Torino fa discutere e se ne parlerà ancora per molto tempo. Il match rimane in programma all’Olimpico nonostante il blocco della Asl imposto alla formazione granata: troppi casi Covid di variante inglese, no all’interruzione della quarantena. Ha detto la sua sulla questione il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina, che a margine di un evento solidale all’Ospedale Spallanzani di Roma ha ammesso: “Da questa situazione se ne esce rispettando quelli che sono i princìpi sanciti all’interno del protocollo. Un ‘gentlemen agreement’ molto chiaro, che regolamenta il rapporto legato alla competizione sportiva. E poi c’è un altro principio, che è quello della tutela alla salute, che è ovviamente nelle competenze delle singole Asl. Un consiglio alla Lega? Non devo dare nessun consiglio. Ha la capacità e la delega per gestire la competizione sportiva. Hanno tutti gli elementi per prendere la decisione più giusta. Credo che oggi ci sia un’oggettiva impossibilità, in base a quanto prescritto dall’Asl di Torino, nel poter ipotizzare la disputa della gara oggi. Chiaro che poi dovranno fare delle riflessioni per quanto riguarda il posizionamento del calendario, particolarmente intasato”.

Gravina e il paragone con Juve-Napoli

“Non c’entra la sentenza del Collegio di Garanzia. Sono due situazioni abbastanza differenti. Qui abbiamo con certezza l’individuazione di una disposizione dell’Asl di Torino, che non è dell’ultima ora. E di fronte a una norma del nostro ordinamento sportivo molto chiara, è evidente che non si può disputare la gara. Se qualcuno tenta di violare quel tipo di prescrizione, incorrerebbe anche in sanzioni penali”.

Gravina e l’Europeo

Voci su un Europeo in sede unica? Sono infondate, l’abbiamo già detto in più di una occasione. Molte nazioni hanno giocato il loro primo tempo e sono in vantaggio rispetto al nostro Paese, ma abbiamo molta fiducia nelle nostre autorità di governo e siamo convinti che recupereremo terreno per quanto riguarda la politica della vaccinazione. Noi oggi abbiamo rassicurazioni da parte della Uefa sulla conferma continua e costante da parte loro della disputa dell’Europeo così come è stato individuato in origine. Nei primi di aprile faremo un check con tutte le federazioni e ci confronteremo per fare un punto definitivo sulla possibilità di continuare sul progetto già ipotizzato. Noi siamo fiduciosi, la Uefa non a caso continua a chiedere rendiconto sullo stato di avanzamento dei lavori. Siamo pronti per avviare il fischio di inizio della nostra prima partita a Roma”.

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