L’ambientamento di Isaksen e il retroscena di mercato
Isaksen ha trovato un amico per la fascia, è Felipe Anderson. «Si sta già prendendo cura di me, parla un buon inglese ed è il mio insegnante. Mi sta spiegando quale sia la posizione migliore da tenere in campo. Voglio imparare ancora da lui. Lo studiavo tanto quando eravamo avversari, così come Zaccagni e Pedro», aveva confessato il danese. Sta crescendo all’ombra di Felipe, facendogli da vice. Non c’è assistente migliore per interpretare il ruolo come pretende Sarri. Non bisogna essere solo velocisti e bisogna partecipare alla fase difensiva. E’ su questi punti che Mau sta battendo per integrare Isaksen negli schemi. «Isaksen ha una bella gamba, ma nell’interpretazione del nostro gioco è indietro», era stata l’ammissione di Sarri prima di Lecce. Sono trascorse quasi tre settimane e Isaksen ha potuto studiare il piano sarrista in modo approfondito. La Juve. A luglio il danese era considerato nella lista del Milan come secondo obiettivo dopo Chukwueze. Negli stessi giorni il suo nome è spuntato tra i profili seguiti dalla Juve. A Torino ci andrà da avversario il 16 settembre. Isaksen è tra gli aquisti che attendono l’occasione giusta per dimostrare quanto valgono e che quello che hanno detto non è soltanto un sogno: «Voglio vincere».

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