Lazio, Sarri carica: “Con il Porto non è impossibile. Al Napoli non ci penso”

ROMA – Lazio chiamata a ribaltare il 2-1 dell’andata contro il Porto. Si gioca all’Olimpico, davanti ad uno stadio pronto a spingere la squadra verso gli ottavi di Europa League. Servono almeno due gol di scarto per passare. In conferenza stampa, Maurizio Sarri, ha presentato la super sfida: “Non so quanta distanza ci sia tra la Serie A e il campionato portoghese. Il Porto è forte, sarebbe competitivo anche qui. Noi giochiamo contro di loro, non contro il sistema calcistico portoghese. La partita d’andata ci ha detto che è difficilissima e non impossibile. Non penso al Napoli, non faccio calcoli, penso solo a domani. I calcoli saltano per aria con un infortunio, un’ammonizione. Pensiamo a questo match e stop. Acerbi? Fermo per 45 giorni, è guarito dal punto di vista medico, ma non è al massimo della forma. Stiamo facendo un programma di recupero, a fine allenamento ha sempre un allenamento in più. Al momento non può iniziare, vediamo se domani va in panchina”.

Sarri: "Col Porto partita difficilissima, non impossibile"

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Sarri: “Col Porto partita difficilissima, non impossibile”

Lazio-Porto, parla Sarri

“Immobile ha fatto uno stop di 6-7 giorni, vediamo oggi come sta. E anche domani mattina. Poi decidiamo. Con il Porto è una partita in cui occorre avere grande mentalità. Serve attenzione difensiva e se andiamo all’attacco qualcosa dietro si può pagare. Abbiamo le qualità per poterla risolvere in qualsiasi momento. Servirà lucidità. Pedro? L’infortunio sembra meno grave di quello pensato in un primo momento. Sta facendo cure cortisoniche, che con il nuovo regolamento significa doping. Non lo ritengo giusto. Perché un calciatore si deve fermare per 15 giorni? Non ho mai visto uno dopato col cortisone. Questo è regolamento che vieta ai giocatori più di curarsi che di doparsi”.

Il momento della Lazio

Ci aspettano due partite importanti e stop. Do il peso a 6-7-9 mesi, non ai quattro giorni che ci aspettano. Mi interessa questo momento, è importante, ma la valutazione va fatta più ampia. La Lazio mi ha dato belle sensazioni, per la prima volta in stagione ha affrontato tante difficoltà a testa alta. Stiamo diventando gruppo, abbiamo tutti gli stessi obiettivi. Udine poteva renderci arrendevoli e invece no. Sono uscito fiducioso da quella partita, ho visto reazioni importanti. Radu è ormai da tempo che è cresciuto. Affidabile, ha fatto il difensore esterno con grande applicazione. Cataldi ha fatto due mesi di grande livello, ora sembra sia tornato a standard ottimali. Cabral? Inserimento difficile. Arrivato in un momento in cui giochiamo ogni 3 giorni e non ci sono allenamenti formativi. Il ragazzo mi sembra sveglio e attivo. Possiamo aiutarlo poco. Luka Romero e Raul Moro? Hanno due anni di differenza, tra 17 e 19 c’è distanza, non come 30 e 28. Sta crescendo bene Romero, ha intelligenza, è vivace, apprende con facilità, è determinato. Avrà futuro, ma in questo momento deve avere pazienza e studiare. L’assenza di Zaccagni è pesante. Luis Alberto ci deve dare qualità perché in questo momento sta dando un apporto importante sotto ogni punto di vista. Difende, accorcia, fa tutto. Se riesce a fare questo e aggiungere la sua qualità è fondamentale. I tifosi ci hanno sempre aiutato a prescindere dalla quantità. Il pubblico trascina, si fa sentire. Ci hanno aiutato quando erano pochi, domani lo faranno ancora di più. Non avevo dubbi su questo”.

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