Lazio, Romero è esploso. Le frecce di Sarri volano

ROMA – Dribbling e sgasate sulle fasce, i numeri per puntare alla Champions. Cinque giorni e due amichevoli in Turchia: 7 retI segnate, altrettanti marcatori differenti. Immobile ritrovato, Pedro rigenerato, la costanza di Felipe Anderson e Zaccagni. Dal 10 novembre, giorno di Lazio-Monza, si è aggiunto il furore del baby Romero, sbloccato di gambe e di testa. E si attende che possa partecipare presto alla festa anche Cancellieri, il solo del reparto offensivo ancora a secco. Tempo e fiducia, la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Durante il mini-ritiro a Manavgat, dalla metà campo in su, si sono divertiti quasi tutti. In particolar modo le ali, armi necessarie per volare da gennaio. Tre competizioni considerando l’inizio della Coppa Italia e della Conference League, servirà distribuire calciatori (le rotazioni previste tra le partite) e soprattutto gol. Le spalle di Immobile, fermo tra ottobre e novembre per il doppio infortunio muscolare, non possono reggere sempre l’intero peso.

Produzione

Migliorare e diversificare tra gli input invernali di Sarri. Il tecnico, oltre all’entusiasmo e alla condizione atletica convincente, è rientrato a Roma con il sorriso per la fase realizzativa. Di Luis Alberto e Vecino gli unici due timbri non siglati dal tridente offensivo. Gli altri cinque gol hanno portato la firma degli attaccanti. Felipe Anderson contro il Galatasaray (2-1 in rimonta), il resto del catalogo nella sfida-pallottoliere con l’Hatayspor (5-2): Immobile e Zaccagni su calcio di rigore (l’ex Verona si è presentato sul dischetto dopo la sostituzione di Ciro), Pedro e Romero con il mancino. Cancellieri non ha scritto il proprio nome sul tabellino dei marcatori, ma al primo possesso ha conquistato uno dei due penalty. Il classe 2002 ha arricchito la prestazione con scatti che hanno messo in mostra la facilità di allungo sulla fascia.

Scatenato

Romero, 18 anni lo scorso 18 novembre, ha cominciato a schiacciare il piede sull’acceleratore dal gol decisivo con il Monza. Ha colpito di nuovo per determinazione. Cattiveria super, la stessa con cui si era fiondato su quel pallone per il tap-in vincente del turno infrasettimanale. Reattivo sulle gambe, ha intuito con malizia un passaggio in orizzontale sbagliato: anticipato il difensore Oksuz, freddezza glaciale a tu per tu con il portiere avversario Kardesler. L’ha saltato con la sigaretta in bocca, senza patemi o agitazioni. La speranza è che possa proseguire così. Con gli impegni ravvicinati ci sarà spazio per tutti. Ne troverà sempre di più, dovesse continuare con questo approccio famelico.

Lazio, Milinkovic in campo sotto lo sguardo di Sarri

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Lazio, Milinkovic in campo sotto lo sguardo di Sarri

Score

I big del reparto sono ormai una certezza, hanno rappresentato una garanzia già nella prima parte di stagione. Immobile, nonostante gli infortuni, comanda naturalmente la classifica dei marcatori di squadra: 7 gol contando tutte le competizioni (6 in Serie A, 1 in Europa League). Dietro di lui, centrocampisti esclusi, ci sono Zaccagni (5), Felipe Anderson e Pedro (entrambi a 4). Poi, appunto, Romero (1). Si può e si deve migliorare. In Turchia sono arrivati segnali positivi sotto questo aspetto. Le prove generali, dalla trasferta di Lecce, dovranno trasformarsi in conferme ufficiali. I gol delle ali, per volare in Champions, sono una necessità. Mica un optional. 

Lazio, come sta Milinkovic Savic?

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