Lazio, Romagnoli è già protagonista

ROMA – Ha iniziato a carburare, con la benzina nelle gambe si guida meglio la difesa. Alessio Romagnoli non ha deluso all’esordio in biancoceleste. Lo desiderava da tempo, diventare protagonista all’Olimpico con la maglia della Lazio addosso. Ha debuttato senza tremare, con l’esperienza che si è portato dietro dalla lunga militanza nel Milan, di cui era diventato capitano. La stanchezza si è fatta sentire alla distanza, soprattutto a causa dell’espulsione di Maximiano che ha costretto la squadra a giocare in 10 per quasi tutta la partita con il Bologna. Il centrale ha stretto i denti e messo in mostra anche una buona condizione atletica. Il report della Lega Calcio conferma la bontà della sua prestazione dal punto di vista fisico: Romagnoli, nella speciale classifica, ha chiuso come terzo calciatore di Sarri per numero di chilometri percorsi.

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Il dinamismo di Romagnoli

Il primo, neanche a dirlo, è stato il solito Immobile: 11,323 km che non tengono conto della corsa sotto la Curva Nord dopo il gol decisivo del 2-1. Secondo Patric, il suo partner al centro del reparto arretrato, con 11,005 km. Terzo proprio Romagnoli con 10,750 km. Una prova solida in quello che è diventato il suo stadio, subito pronto a incitarlo come nuovo beniamino. Accoglienza a dir poco calorosa durante la lettura delle formazioni ufficiali, la stessa che aveva già ricevuto in Paideia nel giorno delle visite mediche d’idoneità. Il popolo laziale si è stretto intorno a lui, l’ha incoronato a leader difensivo per qualità e spirito di appartenenza. Romagnoli sa di essere soltanto all’inizio del proprio percorso di rinascita. L’anno scorso ha chiuso il campionato con 19 presenze, sono state 26 totali contando pure la Champions League (5, di cui 4 da titolare) e la Coppa Italia (2).

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Romagnoli e la forma fisica

È stato frenato nella parte finale dai problemi fisici, non riuscendo a imporsi più in una linea in cui sono esplosi Tomori e successivamente Kalulu, con Kjaer finito ai box per il grave infortunio al ginocchio. In estate ha recuperato una buona forma, a volte è stato costretto a riposare qualche giorno in più a causa della pubalgia (svelata da Patric ad Auronzo in conferenza stampa). Ha saltato la prima amichevole del ritiro, poi la situazione è migliorata con il passare delle settimane e ha risposto sempre presente fino al debutto in campionato. Con il Bologna ha chiuso leggermente affaticato, martedì pomeriggio alla ripresa ha svolto un lavoro differenziato (allunghi di 50 metri), poi si è riunito ai compagni nella giornata di ieri svolgendo a pieno le prove tattiche effettuate in mattinata e nel pomeriggio. Sarri ha programmato una doppia seduta alle 10 e alle 18. Il tecnico ha diviso la rosa per reparti e da oggi riabbraccerà in gruppo Pedro, colpito duro contro il Valladolid nell’ultimo test estivo.

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Il rientro di Pedro

Lo spagnolo rientrerà nella lista dei convocati di sabato, partirà dalla panchina e potrà essere utilizzato a match in corso. Davanti scontato il tridente con Felipe Anderson e Zaccagni ai lati di Immobile. Maximiano sarà fermato dal giudice sportivo, tra i pali è già avvenuto lo switch con Provedel, designato nuovo titolare non solo con i granata. A disposizione anche Casale, arrivato a Roma con un turno di squalifica da scontare.

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