Lazio-Roma, il derby di Sarri: vigilia con Lotito e Tare

ROMA – Tregua da rinvio. Nel teatrino dell’assurdo di Formello, dopo reazioni e rumoreggiamenti post Conference, è scattato il cessate il fuoco. Merito del derby. Il rituale d’avvicinamento è iniziato presto, prestissimo, così. Ritiro fin dalla mattina, preparazione ultrasarrista, due sedute tra mattina e pomeriggio, rifinitura prolungata. Era stato così anche all’andata, conta pure la scaramanzia. Sarri ha vissuto tutta la vigilia addosso alla squadra, passando dall’ufficio al campo, dal campo alla sala video mentre la brace luminosa della sua sigaretta lampeggiava. Niente conferenza come all’andata, l’assist l’ha fornito Mourinho, in silenzio stampa e squalificato. Sarri s’è rifugiato in campo, dietro i riti di questo derby che ha vinto due volte su tre. Cerca lo scatto Champions, può seminare la Roma in classifica o tenerla lontana, deve evitare il sorpasso. Può eguagliare l’epica di Eriksson, Delio Rossi e Simone Inzaghi, tutti a quota tre trionfi negli ultimi 40 anni in A.

Lazio, la probabile formazione di Sarri per il derby

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Lazio, la probabile formazione di Sarri per il derby

Le prove

Strani umori e fantasmi europei sono stati scacciati lavorando in campo. Ore 11, prima seduta. Prove tattiche anti-Roma. Sarri ha testato il 4-3-3 opponendo una linea a tre difensiva sulla falsariga del modulo mourinhano. Nel finale calci piazzati. Alle 16.30 la replica. Nuove prove di 4-3-3, stavolta tutte e due le squadre in campo sono state testate con lo stesso modulo. Era presente il diesse Tare, ha assistito a tutto l’allenamento. Nel finale riunione video. A Formello ieri è spuntato anche Lotito, ha assistito alla partita della Primavera contro il Pisa. Da quando è diretta da Enrico, suo figlio, diggì del settore giovanile, e dal diesse Fabiani, è coinvoltissimo. Il presidente s’è stretto a cerchio con la baby Lazio nel prepartita, ha partecipato all’abbraccio modello All Blacks. Poi ha fatto un salto nello spogliatoio della Lazio, c’era anche Sarri. Abbonata la Conference, ha fatto un discorso motivazionale. Lotito, Tare e Sarri: tutti sotto lo stesso tetto ieri. I regolamenti di conti, salvo sorprese, sono rimandati a fine anno, difficile capire a cosa porteranno. Nell’imperscrutabile labirinto della mente di Lotito si smarrisce chiunque. Gli scenari teatrali lasciano il posto agli scenari statistici. Sarri sogna il terzo colpo contro Mourinho dopo le due vittorie conquistate l’anno scorso (all’andata) e quest’anno (all’andata). E la Lazio cerca una doppietta che manca dal 2011-12. Non strappa due trionfi-derby nello stesso campionato da 11 anni, quando Zio Edy vinse due volte 2-1. Scaramanticamente c’è da aver paura dei numeri migliori: la Lazio è imbattuta negli ultimi 5 derby giocati in casa in A (3 vittorie, 2 pareggi), mai ha centrato una striscia di sei partite di campionato interne, consecutive, senza perdere. L’ultimo successo giallorosso, da squadra ospite, risale allo 0-2 del 4 dicembre 2016. Serve l’anti-gufaggine.


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